MICI veg
Le MICI comprendono la malattia di Crohn (MC) e la colite ulcerosa (CU). In Italia circa ne sono affette 250.000 persone, ma si stima possano raddoppiare entro il 2030.
Le MICI sono malattie poligeniche che si pensa siano scatenate da fattori ambientali. È accettato che l’occidentalizzazione dello stile di vita sia uno dei principali motori della loro crescente incidenza e che alla base ci sia l’infiammazione della mucosa e la disregolazione del microbiota intestinale.
La dieta riveste un ruolo causale ma anche terapeutico per queste patologie ma non è stata stabilita una strategia radicale contro le MICI.
In particolare, non sono stati condotti studi sull’effetto terapeutico di una dieta a base vegetale (PBD) nelle MICI. Solo uno, che ha utilizzato una dieta latto-ovo vegetariana.
La revisione
I dati da uno studio sui giapponesi hanno mostrato un aumento dell’incidenza di MICI in associazione con l’occidentalizzazione della dieta. L’attuale consumo globale è costituito da un aumento del consumo di proteine animali, grassi animali e zucchero, con diminuzione del consumo di cereali. I pazienti con IBD non fanno eccezione.
Una delle diete sane di riferimento consigliate è la PBD, riconosciuta come antinfiammatoria.
Pertanto, i ricercatori hanno sviluppato e iniziato a prescrivere una PBD, una dieta latto-ovo-vegetariana, alla prima infusione di Infliximab come terapia di prima linea a tutti i pazienti con MC di nuova diagnosi e a quelli con CU grave.
La dieta
La PBD è una dieta latto-ovo-vegetariana che consente il consumo di pesce una volta alla settimana e di carne a settimane alterne.
Le proporzioni di proteine, grassi e carboidrati rispetto alle calorie totali sono rispettivamente di 16,1 ± 0,5%, 18,6 ± 1,4% e 66,1 ± 1,6%.
La dieta fornisce 32,4 ± 2,1 g di fibra alimentare/2000 kcal (fibra alimentare solubile 6,8 ± 0,7 g, fibra alimentare insolubile 23,3 ± 1,6 g).
Le calorie fornite sono di circa 30 kcal per kg di peso corporeo standard. Non ci sono cibi proibiti.
L’adesione è stata del 100% nei pazienti ricoverati e di circa il 75% nei pazienti ambulatoriali.
Questa terapia alimentare ha ridotto drasticamente i non responders primari ai farmaci biologici, con un tasso di remissione del 96% nei pazienti MC, e ha creato un nuovo decorso senza recidive in oltre la metà dei pazienti (52%) a 10 anni.
Significato clinico
Sulla base del razionale derivato dalle prove disponibili e dagli esiti clinici, la PBD è altamente raccomandata per le MICI.
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