Allergia all’uovo

L'allergia all'uovo è una reazione avversa del sistema immunitario alle proteine del tuorlo e dell’albume dell'uovo; raramente causa anafilassi.
Allergia all'uovo

L’allergia all’uovo è una reazione immunitaria avversa ad alcune proteine contenute in questo alimento.

È un’allergia alimentare comune nei bambini che spesso scompare con la crescita. Si stima che, tra i bambini entro i 2 anni di vita, sia allergico alle uova circa l’1,5% dei soggetti.

L’uovo è uno degli alimenti di origine animale che stimola maggiormente la reazione allergica immuno-mediata nei soggetti predisposti.

Sia il tuorlo sia l’albume contengono le proteine che possono causare l’allergia, anche se l’allergia all’albume è più comune.

Le reazioni allergiche all’uovo variano da persona a persona. I sintomi possono essere diversi, i più comuni sono reazioni cutanee (ad es. orticaria), rinite allergica e reazioni gastro-intestinali (mal di pancia, spesso associato a diarrea e vomito). Si può osservare anche un peggioramento dei disturbi respiratori come asma, tosse, senso di costrizione toracica, mancanza di respiro.

Raramente questa allergia causa l’anafilassi, reazione allergica grave e a rapida comparsa che, se non trattata, può causare la morte.

La soluzione migliore per il trattamento delle allergie alimentari è la completa eliminazione dell’alimento allergizzante dalla dieta. Non andranno eliminate solo le uova come tali, ma anche tutti gli alimenti che le contengono come ingrediente principale o anche solo in tracce (pasta all’uovo, biscotti, gelati, maionese, prodotti da forno, ecc.).

In molti prodotti è facile individuare la presenza di uova, più difficile è scovarle quando i loro derivati sono usati come additivi o coadiuvanti tecnologici anche in vaccini, integratori, cosmetici. Per esempio, la diffusissima lecitina, sfruttata come addensante, oppure il lisozima, che compare nella lavorazione del grana padano e di altri formaggi, o l’albumina presente nel vino.

È quindi molto importante leggere attentamente le etichette dei cibi poiché i procedimenti di preparazione possono nascondere l’uso di uova; in particolare, bisogna fare attenzione alle seguenti diciture in etichetta, che indicano la presenza di uova: albumina, lisozima, lecitina da uova (E322), ovoalbumina, ovomucoide, livetina, vitellina.

Il consumatore è tutelato dal Regolamento UE 1169/2011 che ha reso obbligatoria, da parte dei produttori, la dichiarazione in etichetta nutrizionale della presenza di 14 classi di allergeni, tra cui le uova.

In alcuni casi di allergia diagnosticata, è necessario prestare attenzione anche alla carne di pollo e di tacchino, perché si è visto che contiene lo stesso tipo di proteine delle uova.

Con l’aumentare delle allergie, ma anche delle diete vegane, è sempre più facile trovare prodotti, libri e ricette rigorosamente senza uova. Sono vari i trucchi per sostituirle nei piatti dolci e salati.

In alcuni piatti si possono omettere le uova, riequilibrando il rapporto tra ingredienti secchi e liquidi. Per addensare gli impasti e le creme si può usare l’amido di mais, la fecola di patate, la farina di riso. In alternativa, si possono usare anche la farina di legumi o i semi di lino o di chia (2 cucchiai per 1 uovo, tritati fino a formare un gel). Infine, nei dolci, si possono sostituire le uova con banana schiacciata, polpa di mela cotta, zucca lessata.

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