Fibromialgia
Questa condizione viene definita anche “sindrome” poiché esistono diversi segni e sintomi clinici contemporaneamente presenti.
La sindrome fibromialgica viene diagnosticata attraverso l’anamnesi dei sintomi riferiti dal paziente, ovvero la persistenza del dolore diffuso in aree corporee simmetriche per un periodo di tempo di almeno 3 mesi.
Studi scientifici hanno dimostrato che uno squilibrio di alcuni nutrienti, come minerali e vitamine, e l’assunzione di metalli pesanti possono avere un ruolo importante nello sviluppo della fibromialgia. Per tale motivo, nutrizionista, dietologo e dietista sono le figure professionali che guidano il paziente nella scelta di un regime alimentare sano ed equilibrato mirato a ridurre i sintomi e migliorare lo stato di salute generale del paziente con fibromialgia.
L’approccio deve essere multifattoriale e coinvolgere diverse figure professionali, tra cui anche lo psicologo che può aiutare il paziente ad approfondire delle tecniche di rilassamento tali da favorire il rilassamento muscolare e limitare lo stress con miglioramento delle condizioni patologiche. Il controllo dello stato psico-fisico del paziente consente di limitare i disturbi associati alla fibromialgia.
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