Acetonemia
L’acetone è un composto chimico appartenente al gruppo dei chetoni o corpi chetonici. Si tratta di sostanze normalmente prodotte dall’organismo quando gli zuccheri, il principale carburante energetico dell’organismo, scarseggiano e pertanto al loro posto vengono bruciati i grassi. Questo processo, entro certi limiti, non comporta problemi. Nei neonati, ad esempio, si tratta di un normale processo fisiologico, in quanto il latte assunto con l’allattamento o in polvere ha più grassi che zuccheri.
L’acetonemia, detta anche chetonemia o acetone, è un disturbo del metabolismo che si presenta quando i corpi chetonici, in particolar modo l’acetone, sono prodotti in quantità eccessive. Si verifica quando l’organismo, in assenza di zuccheri, inizia a bruciare i grassi per produrre energia.
Sintomatologia
Il più comune sintomo di acetone, nonché l’unico nei casi più lievi, è un odore caratteristico dell’alito (alitosi) simile a quello di frutta molto matura. Tale odore è proprio conferito dall’accumulo eccessivo di acetone.
Altri sintomi possono essere:
- mal di testa;
- dolori addominali;
- spossatezza;
- inappetenza;
- vomito, che può essere così intenso da portare a una condizione di disidratazione.
Alimentazione
L’assunzione degli zuccheri (carboidrati) con la dieta è importante, proprio per evitare la formazione di un eccesso di corpi chetonici e acetone.
È opportuno ricordare che l’acetone dei bambini è un problema che si risolve spontaneamente con l’età ed è importante seguire, anche al di fuori del periodo di crisi, una dieta equilibrata, senza eccesso di grassi.
L’alimentazione adeguata consiste in:
- prediligere i carboidrati complessi, come la pasta, la cui digestione libera glucosio nell’intestino;
- ridurre fortemente i grassi, soprattutto sotto forma di fritti, intingoli, condimenti di origine animale (come burro e strutto), formaggi grassi, carni grasse, insaccati, dolci ricchi di grassi (con creme, panna, ecc), cioccolato.