Disordini del tratto urinario
I disordini del tratto urinario comprendono una serie di complicanze che affliggono le vie genito-urinarie.
Nel trattamento dei disordini del tratto urinario – sia in caso di malattie renali che comportino insufficienza renale funzionale progressiva, sia in caso di uremia terminale in trattamento dialitico, sia in caso di calcolosi delle vie urinarie – è riconosciuta l’importanza di un’adeguata nutrizione.
Le norme dietetiche da attuare servono a educare il paziente precocemente e in corso di malattia, al fine del raggiungimento degli obiettivi terapeutici. In particolare, elementi dietoterapici indiscussi sono il ruolo protettivo della restrizione fosforica e proteica e la preferenza degli acidi grassi insaturi.
Il carico di lavoro del rene è proporzionale al carico proteico alimentare. Nello specifico, un pasto molto ricco in proteine comporta l’introduzione anche di potassio, fosforo, equivalenti acidi e altri soluti minerali, che stimolano un maggiorato consumo di acqua e una conseguente espansione del volume extracellulare. Tale espansione può determinare un aumento della filtrazione glomerulare; in presenza di insufficienza renale si rende necessario evitare l’iperfiltrazione glomerulare.
L’insufficienza renale è caratterizzata da alterazioni non solo del metabolismo proteico, di calcio-fosforo, idroelettrolitico (sodio) e vitaminico (vitamine B1, B2, B6, B9, C), ma anche glucidico, insulinico e lipidico.
Il fabbisogno calorico, inoltre, deve essere identificato tenendo conto delle particolari esigenze nutrizionali dei soggetti per evitare i rischi correlati sia all’obesità sia alla malnutrizione.
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