Trattamento dialitico

La dialisi è un trattamento che sostituisce la funzionalità renale quando molto compromessa.
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La dialisi è un trattamento che sostituisce la funzionalità renale quando molto compromessa.  Ha una funzione depuratrice, ossia rimuove le tossine direttamente dal sangue.

I pazienti in trattamento emodialitico, come durante le diverse fasi dell’insufficienza renale, devono attenersi a un regime dietetico adeguato.

Alimentazione

I punti cardine della dieta in trattamento dialitico sono:

  1. Alto apporto di proteine.

L’alto apporto proteico è necessario per avere un bilancio proteico positivo, utile per la prevenzione dell’anemia e della neuropatia.

  1. Controllo nell’assunzione dei liquidi.

Il controllo nell’assunzione dei liquidi si rende necessario perché i reni non sono più in grado di smaltire l’acqua introdotta (come avveniva prima della dialisi). Il bilancio idrico è possibile attraverso un controllo quotidiano del peso corporeo e della pressione arteriosa.

  1. Controllo nell’assunzione di alcuni sali (potassio, fosforo, sodio).

A differenza del soggetto sano, con la diuresi e con la dialisi le uscite sono limitate e sulla base di queste sono da calibrare le entrate.

  • Il potassio e il sodio possono determinare disturbi cardiaci.
  • Il fosforo e il calcio sono importanti nel controllo del metabolismo dell’osso. Un loro controllo entro i valori consigliati previene la formazione di calcificazioni vascolari e parenchimali, cioè l’invecchiamento accelerato di vasi e organi.

Indicazioni nutrizionali

Le norme da seguire sono le seguenti.

  • Gli alimenti vanno pesati crudi, al netto degli scarti.
  • È consigliabile rispettare la suddivisione dei pasti indicata dal nutrizionista.
  • Rispettare attentamente le grammature indicate di tutti gli ingredienti.
  • Le verdure devono essere lessate in abbondante acqua o in due acque consecutive, per diminuire il loro contenuto in potassio e fosforo.
  • Il carattere insipido della dieta può essere migliorato utilizzando erbe aromatiche (basilico, prezzemolo, maggiorana, origano, salvia, rosmarino), aceto e in piccole quantità aglio, cipolla, sedano e succo di limone.
  • La quantità giornaliera di sale da cucina deve essere consigliata dal nutrizionista.
  • La quantità di liquidi permessa va rigorosamente rispettata.

Cibi ammessi

  • Gruppo frutta: Mele, mandarini, cachi, cocomero, fichi, fragole, pere (in quantità medie), arance, lamponi, pompelmo, susine (in quantità medio/piccole), ananas, ciliegie, pesce e uva (in piccole quantità);
  • Gruppo verdura: Zucca, zucchine, carote, finocchi, asparagi, fagiolini, verza (in quantità medie), cicoria, radicchio, lattuga, rape, ravanelli, scarola, pomodori da insalata, sedano (in quantità medio/piccole), cavolfiore, broccoli, catalogna, porri, barbabietole, cipolle, melanzane, peperoni (in piccole quantità);
  • Gruppo carne: Agnello, capretto, cavallo, coniglio, faraona, manzo, maiale, pollo, tacchino e vitello (la carne deve essere scelta fra le parti più magre e meno venate: la pelle deve essere scartata);
  • Gruppo pesce: Dentice, polpo, merluzzo, nasello, ombrina, orata, seppia, sogliola, trota, cernia;
  • Gruppo formaggi: Mozzarella, certosino, fior di latte, brie;
  • Gruppo condimenti: Olio di oliva.

Cibi vietati

  • Sali dietetici ricchi di potassio;
  • Bevande alcoliche, succhi di frutta, spremute;
  • Budini, cioccolato, dolciumi confezionati con farina, latte e uova;
  • Maionese, mostarde, cibi confezionati in salamoia e sott’olio;
  • Salumi e insaccati;
  • Formaggi, ad esclusione di quelli ammessi.

Metodi di cottura

  • Carne e pesce: bolliti, al vapore, al forno, alla griglia;
  • Verdure: inizialmente lessate in acqua abbondate e poi eventualmente al forno;
  • Uovo: alla coque, in camicia, sodo, strapazzato o in frittata;
  • Pasta e riso: asciutti, conditi con olio e/o pomodoro fresco o carne.
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