Pancreatite cronica

La pancreatite è l’infiammazione a carico del pancreas, di cui se ne distinguono due forme: acuta e cronica.
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La pancreatite è l’infiammazione a carico del pancreas, di cui se ne distinguono due forme: acuta e cronica.

Pancreatite Acuta

La pancreatite acuta esordisce in maniera improvvisa ed è una malattia molto variabile, che può presentarsi in forma lieve, moderatamente severa o severa. Il grado di severità varia in funzione dell’assenza di danno all’organo, presenza di danno transitorio o danno persistente.

Si manifesta in genere con un dolore violento che interessa i quadranti più alti dell’addome e che spesso si irradia anche al dorso. In aggiunta, possono comparire nausea, vomito, febbre e una compromissione delle condizioni generali a causa del dolore.

La causa più frequente di pancreatite acuta è la calcolosi della colecisti (o presenza di calcoli nella cistifellea), e in alcuni casi la pancreatite acuta è il primo segnale di calcolosi. Un’altra causa, seppur meno rilevante rispetto alla prima, è l’abuso di alcol, inteso come un episodio di consumo eccessivo di alcolici. Ipertrigliceridemia e obesità, inoltre, possono rappresentare ulteriori determinanti.

Pancreatite Cronica

La pancreatite cronica è caratterizzata da un processo infiammatorio persistente, che determina progressivi cambiamenti morfologici e strutturali del pancreas e conseguente insufficienza pancreatica. È dovuta soprattutto all’abuso di alcol.

È una condizione molto comune nei paesi del centro e del nord Europa, mentre è meno diffusa in Italia.
Colpisce in particolare uomini giovani, anche se si registra un aumento di casi nelle donne. È una malattia invalidante, che nonostante le cure non regredisce ma al massimo si stabilizza; nei casi più gravi può comportare un cancro del pancreas.

La patologia si manifesta con un dolore, che nelle fasi iniziali della malattia è lieve, per poi divenire sempre più intenso. Inizialmente, il dolore compare dopo aver mangiato, ma nelle forme più avanzate diventa costante a tal punto da costringere il paziente alla continua assunzione di antidolorifici. Tale dolore è localizzato nei quadranti alti dell’addome, tra l’ombelico e lo sterno, una caratteristica disposizione a cintura che spesso tende a estendersi posteriormente a interessare anche il dorso.

 

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