Colelitiasi

La colelitiasi è la presenza di uno o più calcoli biliari all'interno del sistema biliare. Sono molteplici le cause che favoriscono l’insorgenza di calcoli.
colelitiasi

Quando si parla di colelitiasi si fa riferimento alla presenza di calcoli nella colecisti, a seguito della deposizione dei sali che costituiscono la bile, evento che porta alla progressiva formazione di veri e propri “sassi”: i calcoli, le cui dimensioni possono variare da pochi millimetri a vari centimetri.

La sintomatologia è caratterizzata da generici disturbi digestivi che compaiono usualmente dopo i pasti; la classica manifestazione della calcolosi della colecisti è la colica biliare. Tuttavia, in molti casi la colelitiasi è asintomatica e la diagnosi viene fatta in seguito all’esecuzione di una ecografia dell’addome effettuata per altri motivi.

La colica biliare si verifica solitamente dopo un pasto abbondante e frequentemente di notte: il paziente avverte un forte dolore sotto l’arcata costale destra, dolore che aumenta progressivamente e che può irradiarsi alla spalla e alla scapola dello stesso lato. Al dolore si può associare nausea e vomito.

Esistono due tipi di calcoli della colecisti:

  • calcoli di colesterolo: colorito giallastro o verde e sono costituiti quasi esclusivamente da colesterolo che per cause diverse precipita nella colecisti;
  • calcoli di sali biliari: detti anche pigmentati, sono costituiti da sali biliari e da bilirubina che precipitano sul fondo della colecisti.

I calcoli si osservano nel momento in cui la parete della colecisti non è più in condizione di assorbire regolarmente il suo contenuto.

Molteplici sono le cause che possono favorire l’insorgenza di calcoli e spesso sono addirittura sconosciute.

Le donne hanno doppia probabilità di sviluppare calcoli rispetto agli uomini: le gravidanze, le terapie ormonali e contraccettive aumentano il colesterolo nella bile e pertanto rendono più facile la sua precipitazione. La calcolosi della colecisti è spesso ereditaria e i calcoli si sviluppano maggiormente nei soggetti con più di 60 anni, in quanto si verifica una maggiore secrezione di colesterolo nella bile.

Altri fattori che possono aumentare i rischi di calcolosi della colecisti sono:

La calcolosi può complicarsi con una infezione della colecisti, detta colecistite, che si manifesta con dolore, febbre e brividi: di fronte a questa situazione il paziente sovente ricorre al Pronto Soccorso, dove, oltre alla terapia antidolorifica, viene instaurata anche una terapia antibiotica; in alcuni casi si può anche arrivare ad un intervento chirurgico di colecistectomia, eseguito in urgenza.

Se pure in percentuale molto ridotta, una calcolosi della colecisti cronica può degenerare in un cancro della colecisti.

La calcolosi della colecisti o cistifellea è molto diffusa nella popolazione italiana e si considera che ne sia affetta 1 persona su 10: questa alta incidenza è anche la conseguenza dei mutamenti socio-economici che hanno portato a variazioni nella dieta, con aumentato consumo di grassi animali che sono una delle principali cause della formazione di calcoli.

Fino ad alcuni decenni fa, la calcolosi della colecisti era più frequente nel sesso femminile, soprattutto in donne in sovrappeso e che avevano avuto più gravidanze: in tempi recenti si è assistito a un progressivo aumento dell’incidenza della cistifellea nel sesso maschile e ciò sembra essere dovuto ai cambiamenti dietetici che sono stati precedentemente citati.

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