Colecistite/Insufficienza biliare
La colecisti (detta anche cistifellea) è un piccolo organo a forma di pera localizzato nell’addome, sotto al fegato. Raccoglie e immagazzina la bile, un fluido digestivo prodotto nel fegato e convogliato dai dotti biliari, contenente sali biliari e altre sostanze coinvolte nella digestione dei grassi contenuti nel cibo. Al momento dei pasti, la colecisti si contrae rilasciando la bile nell’intestino tenue, dove avviene la digestione. Uno dei dotti, il coledoco, attraversa la testa del pancreas trasportando la bile fino all’intestino tenue.
La colecistite è l’infiammazione della colecisti, che può manifestarsi rapidamente in poche ore (forma acuta) o ripresentarsi per un lungo periodo (forma cronica). La colecistite acuta presenta un esordio improvviso e causa un forte dolore nella parte superiore dell’addome, che dura in genere per più di sei ore. Nonostante sia facilmente trattabile, se non trattata, può diventare grave. Può sfociare in un’infezione batterica, con la conseguente necessità di ricovero del paziente per la somministrazione della corretta terapia antibiotica. L’infiammazione grave e non curata può anche portare a pancreatite, rottura della colecisti, cancrena e sepsi.
Si distinguono due tipologie di colecistite acuta, in base alla causa scatenante: la colecistite acuta litiasica e la colecistite acuta alitiasica.
- La colecistite acuta litiasica inizia con un calcolo che ostruisce lo sbocco della colecisti: lo spostamento del calcolo determina la cosiddetta colica biliare, mentre il suo incuneamento persistente provoca la distensione e l’infiammazione della colecisti.
- Lo sviluppo di un’infiammazione acuta della colecisti, senza evidenza di calcoli biliari o di altre cause d’ostruzione del dotto biliare, è un evento raro. Si tratta di una patologia grave chiamata colecistite acuta alitiasica (senza calcoli) e può causare la rottura o la cancrena della colecisti. La colecistite alitiasica può essere una patologia fatale che insorge più tipicamente come una complicanza di una grave malattia, come ad es. in coloro che sono stati sottoposti ad intervento chirurgico importante, che presentano una lesione grave, ustioni gravi, sepsi, sottoposti a somministrazione endovenosa prolungata, o immunocompromessi. La colecistite acuta alitiasica può essere causata dal movimento lento della bile, determinato da febbre e disidratazione, in persone già in stato di malessere grave.
La colecistite alitiasica rappresenta il 10% dei casi di infiammazione della colecisti, mentre i calcoli biliari sono responsabili della restante percentuale dei casi.
Per quanto riguarda lo sviluppo di calcoli biliari, si riconoscono come fattori di rischio:
- Sesso femminile;
- Età (40 anni o più);
- Obesità;
- Alti livelli di colesterolo nel sangue;
- Etnia (ad es. nativi americani);
- Trattamento con farmaci;
- Storia familiare di calcoli biliari;
- Rapida perdita di peso;
- Anemia falciforme o altri tipi di anemia emolitica;
- Malattie epatiche;
- Stile di vita sedentario;
- Gravidanza;
- Dieta ricca di grassi, ad alto contenuto di colesterolo e/o povera di fibre;
- Diabete;
- Fibrosi cistica.
La dieta in caso di colecistite/insufficienza biliare
L’abitudine a uno stile di vita sano può ridurre il rischio di calcoli biliari.
Tra le regole preventive vi sono:
- Mangiare con regolarità: saltare i pasti o digiunare può aumentare il rischio di calcoli biliari.
- Evitare la rapida perdita di peso: nel caso in cui la perdita di peso sia un obiettivo, non perdere più di 0.5 kg a settimana. La rapida perdita di peso è un fattore di rischio per calcoli biliari.
- Assumere alimenti sani: le diete ad alto contenuto di grassi saturi e a basso contenuto di fibre possono aumentare il rischio di calcoli biliari.
Alimenti consigliati
- Alimenti ricchi di fibre (carboidrati integrali come cereali in chicco, pane integrale, pasta integrale, riso integrale; ortaggi e frutta);
- Alimenti ricchi in vitamina C: alcuni frutti freschi (agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie), alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti), alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni), tuberi (patate, soprattutto se novelle);
- Alimenti ricchi di acidi grassi poli-insaturi (ad esempio olio di oliva, pesce, noccioline).
Alimenti da limitare
In caso di colecistite è bene evitare o ridurre alcuni alimenti:
- alimenti ricchi di grassi saturi (carni rosse grasse, formaggi grassi, strutto, burro e condimenti di origine animale, olio di palma, olio di cocco);
- alimenti di ricchi di zuccheri semplici (dolci, pasticceria, gelati, zucchero, snack dolci, bibite zuccherate);
- carboidrati raffinati (farina bianca, pane bianco, pasta bianca, riso brillato, ecc.);
- alcolici;
- caffè, tè nero, bevande a base di cola.
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