Colite ulcerosa
La colite ulcerosa è una patologia che causa infiammazione del rivestimento del colon e/o del retto. L’infiammazione provoca gonfiore e dolore. È una malattia cronica, ovvero destinata ad accompagnare il paziente per tutta la sua vita.
Ad oggi nota la causa non è nota; si pensa a un insieme di cause, tra cui
- predisposizione genetica;
- mal funzionamento del sistema immunitario;
- fattori ambientali.
Ne sono colpiti 2 pazienti ogni 1.000 persone; quindi circa 120.000 soggetti malati in Italia, con numeri in aumento. Essa può insorgere a tutte le età, ma il picco di incidenza è tra i 20 e i 30 anni; un secondo picco di insorgenza è tra i 60 e i 70 anni. I maschi e le femmine ne sono colpiti sostanzialmente in egual misura.
Sebbene la guarigione completa sia impossibile, i farmaci attualmente a disposizione permettono di arrivare a un ottimale controllo dei sintomi e prevenzione delle eventuali complicanze.
Il trattamento della colite ulcerosa prevede:
- assunzione di farmaci;
- interventi chirurgici.
Questa malattia è caratterizzata dall’infiammazione esclusivamente del colon (detto anche intestino crasso) e del retto, ovvero la parte terminale del canale gastroenterico. È stata la prima malattia infiammatoria cronica intestinale scoperta.
I sintomi ad essa correlati furono descritti già dai greci antichi, mentre il processo infiammatorio che ne è causa fu descritto per la prima volta all’inizio del 1800. Il termine “colite ulcerosa” fu introdotto da Sir Samuel Wilks nel 1859.
L’insorgenza della colite ulcerosa è solitamente graduale. In genere si presenta con:
- feci poco formate ed evacuazioni più frequenti nell’arco del giorno e della notte;
- sangue misto alle feci;
- sensazione di dover evacuare non seguita dall’evacuazione;
- urgenza nell’andare in bagno;
- dolore alla pancia.
Sebbene essa non comporti una diminuzione dell’aspettativa di vita, ne può peggiorare la qualità in modo significativo.
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- Diverticoli esofagei
- Emorroidi
- Ernia iatale
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