Aerofagia e gastropatia iposecretiva

L’aerofagia è una condizione caratterizzata dalla deglutizione di aria nello stomaco, che si accompagna a meteorismo, eruttazioni e flatulenze.
Aerofagia

L’aerofagia è una disfunzione dell’apparato digerente, che consiste nella tendenza ad ingoiare aria, che va nello stomaco in quantità eccessiva.

In condizioni fisiologiche l’eccessiva deglutizione avviene durante i pasti, quando oltre al cibo la persona ingurgita anche aria. Questo provoca un rigonfiamento gassoso dell’addome con conseguente meteorismo e frequenti eruttazioni e flatulenze; può causare anche dolore, che talvolta è difficile da diagnosticare.

Quando non è fisiologica, l’aerofagia assume caratteri patologici che riconoscono numerose condizioni predisponenti. All’origine del problema possono infatti coesistere:

  • disturbi della sfera psichica: stati ansiosi con tic aerofagici;
  • affezioni organiche a carico delle vie digestive e biliari: ulcera peptica, gastroduodenite, colecistopatie, ecc;
  • durante la gravidanza: modificazioni ormonali associate a stimoli pressori esercitati dal feto.

L’aerofagia può comparire anche nei processi di rinite e sinusite cronica, a causa della deglutizione di notevoli quantità di saliva.

Quando si consumano pasti troppo abbondanti, ricchi di zuccheri e di nutrienti più complessi (grassi, fibre e proteine), i tempi della digestione aumentano e la permanenza forzata degli zuccheri all’interno della sacca gastrica dà origine a fermentazioni associate a gonfiori e acidità di stomaco.

Quando l’aerofagia è sostenuta da cattive abitudini alimentari, è necessario rivalutare il ruolo di una buona masticazione, requisito tanto semplice quanto basilare per favorire i processi digestivi. La miglior cura per l’aerofagia è sicuramente basata sui cambiamenti dell’alimentazione:

  1. masticare a lungo;
  2. mangiare seduti comodamente e non parlare durante il pasto;
  3. evitare le bevande gassate, o comunque limitarne il consumo;
  4. evitare pasti ricchi di lipidi e di proteine, specie se abbinati (ad es. hamburger e patatine fritte);
  5. ridurre l’apporto di legumi, cavoli, cipolle e di tutti gli alimenti che possono favorire la formazione di gas nello stomaco.

All’aerofagia si accompagnano altri disordini dello stomaco che vengono denominati in maniera aspecifica gastropatie, che nella versione iposecretiva comprendono disturbi basati sulle disfunzioni digestive della mucosa gastrica.

Spesso il termine di gastropatia viene confuso o usato impropriamente: generalmente si usa il termine di gastrite che a sua volta sotto intende un processo infiammatorio a carico dello stomaco.

La dieta in caso di aerofagia

La dieta si prefigge il recupero delle capacità digestive e di assorbimento dello stomaco, incidendo soprattutto sulla qualità delle ricette proposte: semplici, cotte e passate. I piatti consumati devono stimolare la secrezione gastrica e allo stesso tempo devono essere facilmente aggredibili dagli enzimi e dalla flora intestinale.

Particolare cura va riposta ai rapporti fibra solubile/fibra insolubile per normalizzare il transito intestinale senza dar luogo a processi fermentativi indesiderati.

Per prevenire l’aerofagia bisogna:

  • consumare pasti piccoli e frequenti (4-5 al giorno);
  • mangiare con tranquillità, masticando bene ogni boccone;
  • rinunciare a sostanze che richiedono deglutizioni ripetute, tipo caramelle o gomme da masticare;
  • allontanare la frutta dai pasti, consumandola a metà mattina o metà pomeriggio;
  • evitare le bevande gassate;
  • favorire l’attività fisica;
  • evitare di coricarsi subito dopo i pasti;
  • preferire pasti semplici e ben cotti.

Alimenti da evitare o ridurre

In caso di aerofagia è bene evitare o ridurre alcuni alimenti:

  • latticini: latte e formaggi in genere;
  • pane e pasta: meglio utilizzare pane tostato o con poca mollica; pasta e riso in quantità adeguate al peso;
  • carne: carni più grasse e selvaggina;
  • pesce: pesci grassi;
  • salumi e insaccati: consumare prosciutto crudo e cotto magri e bresaola;
  • uova: 2 a settimana, meglio se sode;
  • verdure: cipolle, carote, cavolo, cavolfiore, legumi, rapa, verza;
  • frutta: limitare tutti i frutti escluso agrumi, mele, pere e frutta secca;
  • condimenti: condimenti di origine animale;
  • bevande: bevande gassate e alcolici in genere;
  • dolci: dolci di pasticceria o al cioccolato.

Alimenti consentiti

In caso di aerofagia sono consentiti i seguenti alimenti:

  • latticini: latte magro con moderazione;
  • pane e pasta: non vi sono particolari indicazioni, a parte la raccomandazione di utilizzare pane tostato;
  • carne: magra;
  • pesce: fresco e poco grasso;
  • salumi e insaccati: prosciutto crudo e cotto magri e bresaola;
  • uova: 2 a settimana, meglio se sode;
  • verdure: crude e cotte, ma non quelle da evitare;
  • frutta: principalmente agrumi, mele, pere e frutta secca;
  • condimenti: olio d’oliva o extravergine;
  • bevande: tè, spremute, bibite non gassate;
  • dolci: non elaborati.
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