Le proteine per la colite
Nel Morbo di Crohn, la guarigione delle mucose dopo una riacutizzazione infiammatoria è associata a una remissione clinica duratura.
Lo studio
Per valutare l’impatto della quantità di proteine nella dieta sulla riparazione epiteliale dopo un episodio infiammatorio acuto, dei topi trattati con DSS C57BL / 6 (inducente colite) hanno ricevuto diete isocaloriche con diversi livelli di proteine nella dieta:
– 14% (P14)
– 30% (P30)
– 53% (P53)
per 3 (giorno 10), 6 (giorno 13) e 21 (giorno 28) giorni dopo l’ora di intensità massima della colite.
Mentre la dieta P53 peggiorava l’infiammazione indotta da DSS sia in intensità che in durata, la dieta P30, rispetto alla dieta P14, mostrava un effetto benefico durante il processo di riparazione epiteliale. Accelerava infatti la risoluzione dell’infiammazione, riducendo la permeabilità del colon e aumentando la riparazione epiteliale insieme con iperproliferazione epiteliale.
L’assunzione di proteine nella dieta ha anche avuto un impatto sulla composizione del microbiota aderente alla mucosa dopo l’infiammazione: i topi nutriti con P30 hanno mostrato una maggiore colonizzazione dei generi che producono butirrato durante la fase di risoluzione.
Questo studio ha rivelato che in questo modello animale di colite, la quantità di proteine nella dieta modulava la guarigione della mucosa, con una dieta moderatamente ricca di proteine.
Gli autori concludono con l’idea che una riparazione epiteliale ottimizzata dopo un episodio infiammatorio acuto può essere ottenuta attraverso l’apporto di una quantità appropriata di proteine dietetiche.
La guarigione dipende infatti da un equilibrio tra gli aminoacidi provenienti da proteine dietetiche ed endogene, che sono disponibili dall’apporto di sangue per la guarigione della mucosa, e dall’attività microbica intestinale verso la proteina non digerita che entra nel colon.
Significato clinico
Questo studio ha dimostrato che un apporto proteico moderatamente elevato durante una fase postinfiammatoria appare utile per accelerare il ripristino dell’integrità della mucosa intestinale rispetto a una dieta normoproteica, influenzando diversi parametri chiave associati all’infiammazione e alla guarigione durante e dopo la crisi di colite. In contrasto, un ulteriore aumento della quantità di proteine nella dieta appare controproducente per un tale processo.
Nella pratica clinica quindi lo studio è in accordo sulla necessità di un maggiore apporto proteico durante l’IBD attiva ma suggerisce di non superare il valore soglia di assunzione di proteine per evitare effetti deleteri sulla mucosa infiammata dei pazienti.
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