Anemia sideropenica
L’anemia da carenza di ferro, definita in medicina anemia sideropenica, è dovuta un deficit di ferro nell’organismo. Il ferro è un elemento indispensabile essendo un costituente essenziale di molecole vitali:
- l’emoglobina, contenuta nei globuli rossi;
- la mioglobina, contenuta nel muscolo striato (muscoli volontari);
- i citocromi, trasportatori di ossigeno contenuti soprattutto nelle cellule del fegato.
Nell’adulto, l’emorragia del tratto gastro-intestinale (ulcere sanguinanti, gastrite cronica, farmaci) è considerata una delle cause più comuni della carenza di ferro.
Nelle donne in età fertile, le mestruazioni possono rappresentare una causa importante per la carenza di ferro; in particolare nelle ragazze adolescenti sono frequenti, non solo l’anemia, ma anche altri sintomi da carenza di ferro quali stanchezza e difficoltà di concentrazione, che a volte compaiono prima ancora dell’anemia.
Anche durante la gravidanza, pur senza le mestruazioni, è consigliata una supplementazione di ferro, sia per proteggere la madre, sia per la salute del feto.
Altre cause della carenza di ferro possono essere:
- un difetto nell’assorbimento del ferro dopo gastrectomia, cioè asportazione chirurgica totale o parziale dello stomaco;
- malassorbimento del primo tratto dell’intestino, in caso di celiachia.
La cura dell’anemia sideropenica è chiamata “terapia marziale” e si basa essenzialmente sulla somministrazione di sali ferrosi, in genere per via orale; in alcuni casi, specie nei pazienti che presentano anche malassorbimento, è preferibile la somministrazione per via intramuscolare o endovenosa.
Oltre ai farmaci, è necessaria una dieta ricca di ferro.
Farmaci specifici e dieta mirata personalizzata vanno comunque prescritti dal medico e dal nutrizionista.
- Più leggeri, ma con il ferro a postoQuanti pazienti sono in carenza di ferro? Ebbene, la perdita di peso, in coloro che sono sovrappeso o obesi, contribuisce a ripristinare l’omeostasi d...