Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il più frequente tra gli uomini in molti Paesi Occidentali; in Italia lo è nei maschi a partire dai 50 anni di età. Pur trovandosi al primo posto per incidenza, occupa il terzo posto come mortalità e quasi sempre in soggetti al di sopra dei 70 anni, grazie alla maggiore diffusione del test di screening.
Eziologia
Sono molteplici le cause del tumore alla prostata:
- Fattori fisiologici: l’invecchiamento predispone a un maggiore rischio, legato a processi di invecchiamento delle cellule. Attuare misure di prevenzione è consigliato già in giovane età; mentre per gli uomini dopo i 50 anni lo screening viene consigliato con cadenza annuale.
- Fattori genetici e storia familiare: si stima che il rischio sia doppio nel caso un familiare di primo grado ne risulti affetto. Dal punto di vista epidemiologico, i neri sono maggiormente a rischio per i più elevati valori di androgeni.
- Fattori ormonali: elevati valori di testosterone e IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile) predispongono a un maggiore rischio di insorgenza del tumore.
- Stile di vita: fattori come il consumo sregolato di cibo e alcool, il comportamento sessuale, l’infiammazione cronica, sono stati tutti correlati all’insorgenza e all’evoluzione della neoplasia.
Se alcuni fattori sono immodificabili, come ad esempio l’età e la razza, d’altro canto modifiche delle abitudini nutrizionali e dell’attività fisica possono invece essere fondamentali nella prevenzione del tumore alla prostata.
Mantenimento del peso forma
Il sovrappeso è il fattore maggiormente associato allo sviluppo di tumori, compreso quello alla prostata. Diversi studi hanno dimostrato come gli uomini in sovrappeso hanno un rischio più elevato di manifestare tumori della prostata. Il grasso, soprattutto quello addominale, è associato a un aumentato rischio di molte malattie, comprese le forme tumorali, perché favorisce l’infiammazione e l’ossidazione nelle cellule del nostro corpo, due processi naturali che contribuiscono sensibilmente allo sviluppo e alla progressione del cancro alla prostata.
Stile di vita attivo
La vita sedentaria può favorire l’insorgenza di tumori, tra cui anche quello alla prostata, direttamente oppure indirettamente, essendo una delle principali cause di sovrappeso e obesità.
Frutta, verdura e legumi
Il nostro organismo utilizza gli antiossidanti come meccanismo di difesa contro la produzione di radicali liberi, a loro volta predispongono all’insorgenza dei tumori. Pertanto, diete con elevati consumi di frutta e verdura, ricche di antiossidanti, oltre che di legumi, possono essere legate a un rischio minore di cancro alla prostata, soprattutto delle forme più aggressive.
In particolare:
- i pomodori possono aumentare i livelli di licopene, potente antiossidante;
- il melograno e il tè verde possono aumentare i livelli di polifenoli, famiglia di antiossidanti;
- le verdure appartenenti alla famiglia delle crucifere (come broccoli, cavoletti di Bruxelles, ecc.) contengono sostanze protettive per la prostata e aiutano a prevenire i tumori in generale.
Non solo antiossidanti, ma anche vitamine e minerali sono presenti nella frutta e nelle verdure, e possono agire sia contro la produzione di radicali liberi sia contro l’infiammazione.
Si rende necessario però fare attenzione alla preparazione. La cottura in generale può far perdere le sostanze nutritive delle verdure: le preparazioni al microonde e al vapore sono quelle consigliate per preservare il contenuto nutrizionale. In alternativa, privilegiare verdure crude, ricordandosi di variare il più possibile nella scelta. Il pomodoro fa eccezione: per facilitare l’assorbimento del licopene è bene mangiare pomodori cotti.
- Ambiguo PSA nell’obesitàL'obesità potrebbe distorcere i risultati del test per il tumore della prostata.Prostata e adipeLa quantità e la composizione del tessuto adiposo periprostatico dipendono da fattori ambientali come l'obesità e le abitudini alimentari.