Ipertensione, insufficienza renale e dieta

La malattia renale cronica (CKD) ha una relazione diretta con l’ipertensione. Negli ultimi anni, l’incidenza di CKD è aumentata costantemente, aggravata dai cambiamenti nello stile di vita e dall’invecchiamento della popolazione. L’ipertensione, come fattore di rischio chiave per CKD, non solo deteriora la funzionalità renale, ma aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari.

Un fattore cruciale nello sviluppo di entrambe le condizioni è l’infiammazione. L’Indice di Infiammazione Dietetica (DII) è stato sviluppato come strumento per misurare quanto una dieta possa causare infiammazione, potenzialmente influenzando la CKD, specialmente nei soggetti ipertesi.

Lo studio

La ricerca ha esaminato i dati di 22.940 pazienti ipertesi raccolti tra il 1999 e il 2018 dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES). Il DII è stato calcolato utilizzando 28 componenti dietetici. La diagnosi di CKD si è basata sul tasso di filtrazione glomerulare stimato e sul rapporto albumina-creatinina nelle urine.

I risultati hanno mostrato che punteggi DII più elevati erano fortemente correlati con un aumentato rischio di CKD. Anche nei modelli completamente aggiustati, questa associazione è rimasta costante attraverso diverse categorie demografiche e cliniche.

Significato clinico

Lo studio ha rilevato una forte associazione tra una dieta pro-infiammatoria e un elevato rischio di CKD nei soggetti ipertesi. Questi risultati sottolineano l’importanza delle modifiche dietetiche nella gestione della CKD, suggerendo che un’attenzione particolare all’infiammazione indotta dalla dieta potrebbe essere un fattore chiave nella prevenzione e nel trattamento della malattia renale cronica.