Dieta sana, anche per i reni
La malattia renale cronica (CKD) colpisce almeno il 14% degli adulti statunitensi. 9 su 10 non sanno di avere questa malattia e 1 su 3 non sa di essere nelle fasi avanzate.
Lo stadio della CKD viene normalmente determinato attraverso la velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR), un calcolo che include la creatinina sierica, l’età e il sesso. Più basso è l’eGFR, maggiore è la gravità della CKD: eGFR < 15 mL/min/1,73 m2 indica lo stadio 5 e un eGFR di 60 mL/min/1,73 m2 lo stadio 2.
Sono molti i fattori che contribuiscono alla progressione della malattia renale cronica, quali le comorbilità come il diabete e l’ipertensione, oltre la genetica, l’età e l’infiammazione.
Lo studio
Una poderosa analisi recente ha indagato la relazione tra la proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP), la qualità della dieta (DQ) e il loro effetto sull’eGFR sulla base dei dati secondari tra gli adulti (n = 6230) del NHANES 2015-2018.
Il DQ è stato determinato dall’Healthy Eating Index-2015 (HEI-2015).
I ricercatori hanno condotto regressioni lineari multivariate basate sull’eGFR (≥90 o <60 ml/min/1,73 m2) dopo aggiustamenti per età, razza/etnia, ipertensione, diabete mellito, malattie cardiovascolari e consapevolezza di malattie renali.
I partecipanti che avevano un eGFR <60 ml/min/1,73 m2 erano più anziani, avevano una maggiore prevalenza di ipertensione e diabete e avevano un hs-CRP più elevata rispetto ai partecipanti con un eGFR ≥ 90.
Dei partecipanti con un eGFR <60, il 27% ha riferito di essere consapevole di avere una malattia renale.
Indipendentemente dall’eGFR al basale, è stato riscontrato un effetto di interazione negativo dei punteggi DQ e hs-CRP sull’eGFR.
Per i partecipanti con un eGFR < 60, i punteggi DQ avevano una relazione significativa positiva con eGFR, mentre hs-CRP aveva una relazione significativa negativa con eGFR.
Per i partecipanti con un eGFR <60, l’età, l’ipertensione e la consapevolezza della malattia renale hanno influenzato questa relazione.
Significato clinico
Nel complesso, una dieta di bassa qualità e un’elevata hs-CRP hanno contribuito a una riduzione della funzionalità renale. Gli sforzi per migliorare l’apporto alimentare e le strategie per ridurre l’infiammazione sono fondamentali per migliorare la funzionalità renale.
Secondo le attuali linee guida KDOQI (Kidney Disease Outcomes Quality Initiative), gli adulti affetti da insufficienza renale cronica dovrebbero consumare un modello dietetico bilanciato con alimenti a base vegetale come fagioli e legumi, cereali integrali, frutta e verdura come metodo per ridurre l’infiammazione e la progressione di questa malattia.
Quando l’assunzione di alimenti a base vegetale aumenta e, se possibile, i vegetali costituiscono l’unica fonte di energia e proteine, il carico acido netto della dieta viene ridotto e, di conseguenza, diminuisce l’infiammazione.
Inoltre, la fibra alimentare svolge un ruolo significativo nel migliorare lo stato nutrizionale. Man mano che aumenta l’assunzione di fibre sia solubili che insolubili, la salute dell’intestino/il microbiota migliora, riducendo l’infiammazione.
- Insufficienza renaleL’insufficienza renale è una condizione in cui i reni non svolgono più la loro funzione e si assiste ad alterazioni metaboliche.Gli alimenti funzionaliGli alimenti funzionali migliorano lo stato di salute e riducono il rischio malattia; vengono consumati con la dieta abituale.