La dieta non è matematica

In questi anni ci siamo concentrati sulla pandemia da Coronavirus tanto da dimenticarne un’altra, che serpeggia tra adulti e bambini e si distribuisce lungo tutto il nostro Paese: l’obesità, patologia che spesso si accompagna ad altri problemi di salute quali il diabete, l’ipertensione, le malattie cardio-cerebrovascolari, i disturbi muscolo-scheletrici e via dicendo.

I numeri più recenti sull’incidenza di sovrappeso e obesità (dati della sorveglianza PASSI aggiornati al 2020-2021) sono allarmanti: oltre 4 Italiani adulti su 10 sono in eccesso ponderale, oltre 1 adulto su 10 è obeso.

Ma l’aspetto più preoccupante è quello del dilagare della malattia tra bambini e ragazzi (dati italiani 2018 dell’Health Behaviour in School-aged Children): 16,6% dei ragazzi 11-15 anni è in sovrappeso e il 3,2% obeso.

Per quanto riguarda gli anziani (dati sorveglianza PASSI del 2020), la maggior parte degli ultra 65enni (58,1%) è in eccesso ponderale: il 43,9% in sovrappeso e il 14,2% obeso.

Oltre i numeri

In contrasto a una diffusione così ampia dell’obesità, il cittadino è piuttosto disarmato.

Da un lato, la comunicazione è cambiata: dallo stigmatizzare l’obeso enfatizzando l’esteriorità, oggi punta a valorizzare il mantenimento di un peso corporeo salutare per vivere bene.

Dall’altro, il mercato spinge e propina soluzioni magiche che, senza alcuno sforzo, magari imitando gli influencer, promettono longevità o perdita di tutto il grasso in eccesso in un battibaleno!

Poi ci sono le mode delle diete fai-da-te, modelli con pasti standardizzati e spesso con l’esclusione di alcuni nutrienti, con il rischio di malnutrizione e di scarsa efficacia.

Purtroppo, l’obesità è una malattia che dipende da molti fattori, interiori ed ambientali, umorali e genetici, metabolici e sociali.

Purtroppo, agire solo riducendo le calorie assunte non è abbastanza per curare il paziente obeso.

Purtroppo, se anche riuscirà a perdere qualche chilo con sacrificio, lo riprenderà con gli interessi poiché gli altri fattori irromperanno con forza avendo la meglio.

Non tutto è perduto.

Chi ha problemi di peso può farsi curare da un nutrizionista.

In Italia ci sono quasi 9000 biologi nutrizionisti, molti dei quali in grado di approcciarsi al paziente obeso in senso olistico, ovvero di valutare le sue abitudini alimentari, la composizione corporea, il suo rapporto con il cibo, il suo metabolismo, la salute delle sue ossa e addirittura il peso della predisposizione genetica.

Sono professionisti che utilizzano strumentazioni all’avanguardia e software in grado di elaborare i dati combinando i risultati globalmente e personalizzando al massimo l’approccio terapeutico.

Altroché matematica!

La dietoterapia è una scienza complessa e il nutrizionista è come un sarto di classe che cuce un abito su misura, che deve controllare ad ogni visita le eventuali modifiche e apportare le dovute correzioni.

È un consulente, uno stratega, un alleato nel cammino verso una vita più “leggera” e sana.

Quando gli alimenti non bastano

Nella dietoterapia del paziente obeso, potrebbe essere necessario ricorrere ad integratori alimentari per supplire o prevenire carenze di nutrienti.

Anche in questo caso, il mercato offre una enorme quantità di prodotti, spesso privi di fondamento scientifico o di dubbia provenienza.

La scelta deve essere direzionata verso quei prodotti registrati presso il Ministero della Salute, che abbiano un controllo di qualità alla produzione e che contengano sostanze (vitamine, minerali, sostanze di origine animale o vegetale ecc) con proprietà dimostrate da solide basi scientifiche.

Ecco come nasce una dieta integrata: dalla combinazione di una terapia personalizzata con supplementi di qualità e adatti per il bisogno del paziente.

La dieta integrata formulata da un esperto in nutrizione costituisce l’approccio più globale, moderno ed efficace per risolvere l’eccesso ponderale nel paziente obeso, accompagnandolo nel cammino del cambiamento di una vita in salute.