Sclerosi sistemica e microbioma gastrointestinale
Le alterazioni nella composizione del microbioma gastrointestinale (GI) sono state osservate in pazienti affetti da sclerosi sistemica (SSc). Tuttavia, l’influenza di questi cambiamenti e della dieta sul fenotipo SSc-GI non è ancora ben compresa.
Lo studio
I ricercatori hanno reclutato consecutivamente pazienti adulti con SSc, che hanno fornito campioni di feci per il sequenziamento del gene batterico 16S rRNA. I pazienti hanno completato lo strumento UCLA Scleroderma Clinical Trial Consortium Gastrointestinal Tract Instrument (GIT 2.0) e il Diet History Questionnaire (DHQ) II. In base alle risposte, i pazienti sono stati classificati come aderenti o non aderenti a una dieta a basso contenuto di FODMAP.
Le differenze nel microbioma GI sono state valutate utilizzando parametri di diversità alfa (ricchezza delle specie, uniformità e diversità filogenetica) e beta (composizione microbica complessiva). Inoltre, è stata eseguita un’analisi dell’abbondanza differenziale per identificare generi specifici associati ai sintomi GI della SSc e alla dieta FODMAP.
Dei 66 pazienti inclusi nello studio, la maggioranza erano donne (56) con una durata media della malattia di 9,6 anni. Trentacinque pazienti hanno completato il DHQ II.
È emerso che un aumento della gravità dei sintomi GI era associato a una diminuzione della diversità delle specie microbiche e a cambiamenti nella composizione del microbioma GI. In particolare, generi patobionti come Klebsiella ed Enterococcus erano più abbondanti nei pazienti con sintomi GI più gravi.
Confrontando i gruppi con dieta a basso FODMAP (19) e non basso FODMAP (16), non sono state rilevate differenze significative nella gravità dei sintomi GI o nella diversità alfa e beta. Tuttavia, il gruppo non basso FODMAP presentava una maggiore abbondanza di Enterococcus.
Significato clinico
I pazienti con SSc e sintomi GI più gravi mostravano una disbiosi caratterizzata da una minore diversità microbica e alterazioni nella composizione del microbioma. Una dieta a basso contenuto di FODMAP non ha mostrato effetti significativi sulla composizione del microbioma GI o sulla riduzione dei sintomi GI. Sono necessari ulteriori studi randomizzati e controllati per valutare l’impatto di specifiche diete sui sintomi gastrointestinali nella SSc.
Questo studio sottolinea l’importanza di comprendere meglio come la dieta e il microbioma interagiscono nei pazienti con sclerosi sistemica, aprendo la strada a future ricerche e possibili interventi dietetici mirati.
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