La mediterranea riduce gli AGEs


L’aderenza alla dieta mediterranea (MedDiet) e l’attività fisica sono stati associati a una riduzione del rischio cardiovascolare e della mortalità.
Come correla con i prodotti di glicazione avanzata (AGE)? Potrebbero essere gli AGE coinvolti nei meccanismi sottostanti e spiegare la riduzione del rischio?
E’ stato condotto uno studio trasversale che valuta l’aderenza a MedDiet (14-item) e attività fisica (questionario internazionale sull’attività fisica) in 2646 soggetti di mezza età senza patologie cardiovascolari note e diabete di tipo 2 dallo studio ILERVAS. È stata misurata l’autofluorescenza cutanea (SAF- skin autoflorescence), una valutazione non invasiva degli AGE sottocutanei.
I partecipanti con un’elevata aderenza a MedDiet avevano un SAF inferiore rispetto a quelli con bassa aderenza, senza differenze in base alle categorie di attività fisica.
C’era un’associazione indipendente tra alta aderenza a MedDiet e valori SAF. Quando l’aderenza a MedDiet è stata sostituita dalle sue singole componenti alimentari, l’assunzione elevata di verdure, frutta e noci e un basso consumo di bevande analcoliche zuccherate sono state associate indipendentemente con una SAF ridotta.
L’aderenza al MedDiet, ma non l’attività fisica, è stata associata a minor depositi di AGEs.
Questa associazione può essere spiegata da alcune componenti alimentari tipiche della dieta mediterranea, confermando la validità di questo modello alimentare.



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