Artrite reumatoide e composizione corporea
Una composizione corporea sfavorevole è comune nell’artrite reumatoide (RA) e viene indicata come cachessia reumatoide. La cachessia reumatoide colpisce il 15-32% dei pazienti con AR ed è caratterizzato da una diminuzione della massa magra (FFM) e da una massa grassa normale o aumentata (FM). Di conseguenza, l’indice di massa corporea (BMI) potrebbe non essere indicativo nella cachessia reumatoide.
Cachessia reumatoide
Si ipotizza che la cachessia reumatoide derivi dal catabolismo guidato dall’infiammazione della FFM a favore della FM. Probabilmente contribuiscono anche il trattamento farmacologico e i ridotti livelli di attività fisica legati alla malattia. Si ritiene che la cachessia reumatoide contribuisca a una maggiore perdita della funzione fisica e un aumentato rischio di comorbidità come le malattie cardiovascolari.
Interventi sullo stile di vita che includono una maggiore attività fisica e cambiamenti nella dieta hanno dimostrato di essere efficaci nel migliorare la composizione corporea nell’AR. La cachessia reumatoide è quindi, almeno in parte, probabilmente reversibile. Tuttavia, la condizione deve essere rilevata prima che possa essere trattata.
Lo studio
Per valutare la validità della bioimpedenza nella valutazione della massa magra (FFM) tra le donne e studiare se la validità differisce tra donne con e senza artrite reumatoide (RA), i ricercatori hanno incluso nello studio 38 donne con AR e 24 controlli non reumatici.
La FFM è stata misurata nello stato non a digiuno utilizzando diverse metodiche, tra cui la BIA (impedenza bioelettrica multifrequenza).
Le donne con AR avevano una distribuzione dell’acqua corporea diversa rispetto alle donne senza AR. In particolare, le pazienti con AR avevano meno TBW, ICW e un rapporto più alto tra ECW/ICW.
Il bias mediano in FFM valutato dalla bioimpedenza era 0,62-7,87 kg con ampi limiti di accordo per tutti i metodi.
Le correlazioni tra FFM misurata da DXA e bioimpedenza non differivano tra i gruppi. La sensibilità della bioimpedenza per rilevare l’indice di massa magra (calcolato come kg FFM/m 2) era dello 0-47%.
Significato clinico
I risultati di questo studio mostrano che la bioimpedenza ha una validità simile nelle donne con AR rispetto ai controlli non reumatici, nonostante le differenze nella distribuzione dell’acqua corporea. L’accordo con DXA è migliorato quando si applicano equazioni specifiche, ma l’utilità clinica della bioimpedenza è discutibile poiché tutti i metodi non sono riusciti a identificare un FFMI basso (<15 kg/m2) con una precisione accettabile.
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