Vitamina D e pelle

Lo stato dell’arte
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La carenza di vitamina D (VD) è stata associata a vari tumori. Tuttavia, l’associazione tra VD e cancro della pelle è controversa.

Vitamina D e cancro non melanoma

Numerosi studi hanno cercato di chiarire la relazione tra i livelli di VD o l’integrazione di VD e il cancro della pelle non melanoma (NMSC). La maggior parte di questi ha riscontrato che livelli sufficienti di VD (≥ 20 ng/mL o ≥ 30 ng/mL) mL a seconda degli studi) erano associati a un rischio più elevato di NMSC, in particolare di carcinoma basocellulare (BCC). Tuttavia, due recenti SR hanno fornito risultati contraddittori. Una recente revisione sistematica e meta-analisi che includeva 3 studi prospettici e 21 studi retrospettivi (58.067 pazienti in totale) ha trovato un’associazione diretta tra i livelli di 25VD e il rischio di NMSC e tra un’assunzione più elevata di 25VD e il rischio di NMSC. Questo rischio sembrava più evidente negli studi osservazionali che negli studi clinici.

Tuttavia, un’altra revisione sistematica che includeva 10 studi e 204.000 pazienti, ha riscontrato che non si poteva concludere che esistesse una relazione effettiva tra i livelli di 25VD e la comparsa di BCC. I ricercatori hanno anche affermato che questa incoerenza era dovuta alla mancanza di omogeneità degli studi inclusi.

Sebbene nel cancro della pelle non melanoma, livelli adeguati o addirittura elevati di VD possano essere associati a un rischio più elevato di sviluppare tumori, ciò potrebbe essere influenzato dall’associazione diretta tra esposizione al sole e livelli di VD.

Vitamina D e melanoma

Per quanto riguarda il melanoma, i risultati sono contraddittori. La maggior parte degli studi analizzati afferma che livelli più elevati di VD potrebbero ridurre il rischio di melanoma, essere associati a melanomi con prognosi migliore e con una risposta antitumorale potenziata, e anche a minori eventi avversi associati all’immunoterapia del melanoma.

È stata inoltre esaminata la relazione tra l’uso di filtri solari topici e il suo impatto sui livelli di VD: l’uso regolare di filtri solari topici non ha alcun impatto sui livelli di VD negli individui sani.

Allo stesso modo, uno studio recente con più di 3.000 pazienti non ha riscontrato alcuna associazione tra l’uso di misure di fotoprotezione, inclusa l’applicazione di filtri solari topici, e la diminuzione della densità di massa ossea o aumento del rischio di fratture osteoporotiche.

Significato clinico

Ad oggi, non ci sono ancora prove sufficienti per raccomandare l’integrazione di VD nei pazienti a rischio di NMSC o melanoma. Tuttavia, livelli normali di VD potrebbero essere associati a migliori risposte terapeutiche e prognosi nel melanoma. Sono necessari studi prospettici di alta qualità metodologica per chiarire il ruolo della VD e la sua integrazione nel cancro alla pelle e sviluppare di conseguenza linee guida cliniche.

 

Bibliografia : M. Mansilla-Polo, M. Luque-Luna, D. Morgado-Carrasco

mar 23 luglio 2024
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