Utilizzo clinico delle diete chetogeniche

Una revisione narrativa
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Le diete a basso contenuto di carboidrati (LCD), che forniscono 20-120 g di carboidrati al giorno, sono state a lungo utilizzate come opzioni terapeutiche nel trattamento dell’obesità grave, del diabete mellito di tipo 2 e di altre condizioni morbose, con buoni risultati in termini di perdita di peso e controllo dei principali parametri metabolici, almeno nel breve e medio termine.

I diversi approcci chetogenici

In base al contenuto calorico e alla composizione dei macronutrienti, possiamo classificare le LCD in diete ipocaloriche, normoproteiche [come la dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) o il digiuno modificato risparmiatore di proteine (PSMF)], ipocaloriche, iperproteiche e iperlipidiche (es. diete Atkins, Paleo…) e diete normocaloriche, normo-/iperproteiche (KD eucalorica), quest’ultime utilizzate principalmente nei pazienti con tumori cerebrali (gliomi) ed epilessia refrattaria.

Oltre alle diete LCD, un altro approccio dietetico all’attenzione dei ricercatori è il digiuno e i suoi effetti benefici in termini di modulazione delle vie metaboliche, dei processi cellulari e delle secrezioni ormonali sono oggetto di studi interessanti.

A causa dell’impossibilità di utilizzare regimi di digiuno per lunghi periodi di tempo, sono state proposte diverse strategie alternative in grado di imitarne gli effetti, tra cui la restrizione calorica, il digiuno intermittente o alternato e le cosiddette diete mima digiuno (FMD).

Gli effetti terapeutici

Recenti studi preclinici hanno mostrato effetti positivi di questi regimi dietetici in vari modelli sperimentali di tumori, diabete, malattia di Alzheimer e altre condizioni morbose, ma ad oggi l’evidenza scientifica nell’uomo è limitata ad alcuni studi aperti e case report.

A breve termine, le diete iperlipidiche ad alto contenuto proteico con basso contenuto di carboidrati mostrano una maggiore efficacia in termini di perdita di peso. Inoltre, gli effetti negativi a livello metabolico e sul microbiota potrebbero essere considerati uno strumento terapeutico a breve termine, ma non un modello alimentare per la vita.

Inoltre, a lungo termine, è stato dimostrato che le diete con una diversa composizione di macronutrienti non hanno una diversa efficienza nella perdita di peso.

Bigliografia : Samir Giuseppe Sukkar, Maurizio Muscaritoli

mar 7 settembre 2021
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