Successo nella perdita di peso combinando 2 tipi di diete

Dieta mediterranea/chetogenica funziona
normopeso-nell-adulto

I protocolli per la perdita di peso sono di successo solo se forniscono risultati costanti nel lungo periodo.

Spesso diete restrittive inducono adattamenti metabolici che possono rallentare il dimagrimento, oppure capita che appena si smetta la dieta si riprendano i chili persi in un attimo (il frustrante effetto “yo-yo“).

La strategia di perdita di peso più comunemente accettata si basa sulla semplice riduzione di apporto calorico giornaliero da parte di una dieta a basso contenuto di grassi e alti livelli di carboidrati, ma non ci sono ancora dati chiari su quali protocolli dietetici sono più efficaci sia nel breve e lungo termine o anche quale sia il metodo nutrizionale corretto in generale.

Dieta VLCKD

C’è stato un crescente interesse negli ultimi anni nei confronti della dieta a bassissimo contenuto di carboidrati (chetogenica-VLCKD) che ha senza dubbio dimostrato di essere efficace, almeno nel breve e medio termine, come strumento per combattere l’obesità, l’iperlipidemia e alcuni fattori di rischio cardiovascolare.

La dieta chetogenica è caratterizzata da una riduzione di carboidrati (di solito meno di 50 g / giorno) e un relativo aumento nelle proporzioni di proteine ​​e grassi.

Dopo alcuni giorni di trattamento vi è un aumento dei corpi chetonici che possono essere utilizzati dai tessuti come energia alternativa al glucosio.

E’ altrsì importante sottolineare che questo tipo di chetosi lieve non deve essere confusa con la chetosi patologica del diabete, anzi a rafforzare questa differenza Hans Krebs l’ha chiamata “chetosi fisiologica”.

Mentre ci sono molti studi che dimostrano che una dieta chetogenica, almeno nel breve termine, si traduce in una perdita di peso maggiore rispetto alle diete a basso contenuto di grassi, nel lungo termine il successo di un approccio nutrizionale è definito dalla quantità di recupero del peso e, da questo punto di vista, sono disponibili meno dati.

Gli studi recenti

Recentemente Sumitharn e colleghi hanno dimostrato che gli aumenti di grelina circolante e dell’appetito soggettivo che hanno accompagnato una dieta ipocalorica sono stati ridotti con un approccio chetogenico. Così, alcuni aspetti della dieta chetogenica come la protezione della massa muscolare, l’RMR (tasso metabolico a riposo) e la stabilità ormonale orexigenica si possono combinare con i benefici per la salute riconosciuti della nutrizione tradizionale mediterranea e possono favorire la perdita di peso a lungo termine.

In questo studio italiano 89 soggetti obesi maschi e femmine, di età compresa tra i 25 ei 65 anni sani e in sovrappeso hanno seguito un protocollo dietetico per 12 mesi: 20 giorni di dieta iperproteica; 20 giorni di dieta low carb-non chetogenica; 4 mesi di nutrizione normocalorica  di tipo Mediterraneo; una seconda fase chetogenica  di 20 giorni seguita da 6 mesi di nutrizione normocalorica mediterranea.

Per la maggior parte dei soggetti (88.25%) c‘è stata una significativa perdita di peso e di grasso corporeo durante le fasi chetogenica seguita da un follow up senza riacquisto del peso.

Ci sono stati anche diminuzioni significative e stabili di colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi e dei livelli di glucosio nel periodo di studio di 12 mesi.

Nessun cambiamento significativo è stato osservato in ALT, AST, creatinina e azotemia.

Significato clinico

Questo studio è un ottimo esempio di combinazione tra un effetto d’attacco dato da un periodo di dieta chetogenica, finalizzato alla perdita di massa grassa, seguito da un reinserimento in una dieta mediterranea tipica delle nostre regioni.

I concetti espressi vengono ripresi nel protocollo Dieta combinata messo a punto con Dietosystem.

Consigliamo infatti per i vostri pazienti che vogliono perdere peso una prima settimana (dalla prima visita ed esami emato-chimici/ composizione corporea fino al controllo) centrata su un approccio detossificante per l’organismo con il kit Seven Diet.

Alla visita di controllo, previa valutazione del fabbisogno energetico, viene personalizzata la dieta combinata con l’uso di Proteonorm, un integratore alimentare proteico di alta qualità che permette la prima fase di attacco prevista dal protocollo.

Si tratta di un periodo della durata di 14-21 giorni in cui la dieta è una VLCD, a bassi livelli di carboidrati e alti livelli di proteine (raggiungibili con la supplementazione- senza grassi- di Proteonorm).

A seguire, una fase di transizione in cui la dieta è una LCD, della durata di 21 giorni, per arrivare alla dieta di mantenimento.

La dieta combinata è la soluzione urgente per i problemi di perdita ponderale.

Il successo apprezzato fin dalla prima fase garantisce la compliance dei tuoi pazienti e i risultati anche a lungo termine.

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Bigliografia :
Fonti :

mar 3 maggio 2016
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