Steatosi favorisce ipertensione

Tutta colpa dell’infiammazione
steatosi_ipertensione

La prevalenza di ipertensione (HTN) è maggiore nei pazienti con steatosi epatica non alcolica (NAFLD). 

L’infiammazione è il collegamento chiave tra HTN e NAFLD.

L’infiammazione sistemica può essere notevolmente aumentata dall’assunzione di una alimentazione pro-infiammatoria. Tuttavia, rimane ancora sconosciuto se il controllo dell’assunzione dietetica nei pazienti con NAFLD possa influenzare l’insorgenza di HTN.

Lo studio

I dati Provengono dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) (2017-2018).

I ricercatori hanno calcolato l’indice infiammatorio dietetico-DII sulla base dei dati della anamnesi alimentare con il 24 ore recall.

In questa analisi sono stati inclusi un totale di 5449 partecipanti.

Nei pazienti di sesso maschile con grave steatosi epatica (S3), il gruppo del terzile DII più alto aveva maggiori probabilità di avere una pressione arteriosa sistolica (SBP) più elevata rispetto al gruppo del terzile più basso.

DII era positivamente correlato con SBP e con la prevalenza di HTN nei maschi con steatosi epatica di grado S3 (≥ 67% steatosi).

Per quanto riguarda l’associazione di DII con SBP e HTN, i test per l’interazione erano significativi per la steatosi epatica, ovvero la gravità della steatosi rafforza l’associazione tra indice infiammatorio dietetico e pressione arteriosa.

Significato clinico

L’assunzione di una dieta pro-infiammatoria costituisce un fattore di rischio per l’aumento della pressione arteriosa e della sua prevalenza negli uomini con grave steatosi epatica, indicando che in questi individui dovrebbe essere presa in considerazione una gestione dietetica antinfiammatoria per ridurre il rischio di sviluppare ipertensione.

Guarda il caso clinico

 

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Bigliografia : Wenhao Wu, Zhuoya Zhang, Yan Qi et al.

mar 2 maggio 2023
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