Perdere peso anche per i reni

Le diete chetogeniche a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) sono uno strumento efficace e sempre più utilizzato per la perdita di peso. Tradizionalmente considerate ad alto contenuto proteico, le diete chetogeniche sono spesso guardate con preoccupazione dai medici a causa del potenziale danno che rappresentano alla funzione renale.
Uno studio osservazionale prospettico real-life condotto in Italia ha valutato l’efficacia e la sicurezza della VLCKD in pazienti con obesità e insufficienza renale lieve.
Lo studio è stato condotto su novantadue pazienti in VLCKD per circa 3 mesi.

38 di loro presentavano insufficienza renale lieve,  54 non avevano patologie renali e sono stati quindi designati come controllo.

I parametri antropometrici, l’impedenza bioelettrica e i dati biochimici sono stati raccolti prima e al termine dell’intervento dietetico.
La perdita di peso media era quasi il 20% del peso iniziale, con una significativa riduzione della massa grassa.
Tutti i partecipanti hanno mostrato un miglioramento dei parametri metabolici e nessuna variazione clinicamente rilevante per quanto riguarda la funzionalità epatica e renale.
In seguito alla stratificazione basata sulla funzione renale, non sono state riscontrate differenze nell’efficacia e nei risultati di sicurezza.
È interessante notare che il 27,7% dei pazienti con insufficienza renale lieve ha riferito la normalizzazione del filtrato glomerulare dopo l’intervento dietetico.

Quando condotto sotto la supervisione di operatori sanitari, un VLCKD è un trattamento efficace e sicuro per la perdita di peso nei pazienti con obesità, compresi quelli affetti da insufficienza renale lieve.