Obesità infantile e ossa: il danno epatico alla base della ridotta mineralizzazione
L’attenzione per la salute ossea durante l’infanzia è decisamente importante. Una bassa densità minerale ossea durante questa età ha infatti avere conseguenze deleterie sia immediate che nel lungo termine.
La debolezza ossea nell’infanzia può compremette il raggiungimento del picco di massa ossea ed espone ad un maggior rischio di fratture osteoporotiche. Numerosi fattori ormonali possono determinare questa condizione sono note ed ultimamente si sta iniziando ad investigare la relazione tra obesità infantile e mineralizzazione ossea.
Una possibile spiegazione della bassa massa ossea nei bambini obesi sembra essere la presenza di steatosi epatica non alcolica, una condizione che si presenta in un bambino sovrappeso su tre.
Questa condizione si associa ad un basso profilo cardiometabolico, e sembra anche compromettere la salute ossea dei bambini sovrappeso. Il meccanismo biologico responsabile della ridotta mineralizzazine sarebbe attribuibile allo stato di infiammazione sistemica tipico di questa condizione, specialmente nei casi di steatoepatite non alcolica.
Nel presente studio è stata ricercata un’associazione tra la presenza di steatosi epatica non alcolica, rilevata attraverso biopsia, e la densità minerale ossea, indipendentemente dal grado di obesità.
La presenza di steatosi epatica non alcolica coesisteva effettivamente con una bassa densità minerale ossea nei bambini e la severità della condizione correlava con livelli di mineralizzazione più bassi. Ulteriori studi sono tuttavia richiesti per valutare i precisi meccanismi biologici che sottendono questa associazione.
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