Integratori proteici: meglio da siero di latte o Veg?
E’ assoldato, le diete ad alto contenuto proteico migliorano i cambiamenti legati all’età nella composizione corporea attraverso un aumento del dispendio energetico, cambiamenti nell’ossidazione del substrato (SO) e riduzione dell’appetito. Ma la fonte proteica (ad es. Animale rispetto alle proteine vegetali) influenza il dispendio energetico, l’appetito e l’assunzione di cibo nelle diverse fasi della vita?
Lo studio
Uno studio americano ha cercato di rispondere con un design crossover in singolo cieco randomizzato, con un periodo di washout di 1 settimana tra i giorni dei test. Hanno partecipato allo studio quindici giovani (età media ± DS: 25,2 ± 2,8 anni) e 15 anziani (67,7 ± 4,5 anni), sani.
I partecipanti sono arrivati a digiuno e hanno consumato una bevanda isocalorica, ad alto volume, ad alto contenuto proteico (40 g), prodotta con una fonte animale isolata di proteine [siero di proteine del siero di latte (WPI)] o di proteine vegetali [pea protein isolate (PPI)]. I marker di appetito e dispendio energetico sono stati determinati al basale e dopo 4 ore postprandiali.
L’appetito è stato un parametro che è variato nel tempo, età e fonte proteica (P <0,05). Non vi è stato alcun effetto della fonte proteica sui marcatori plasmatici di appetito, assunzione di cibo, dispendio energetico e SO. Dopo aver controllato i dati per il peso corporeo, i partecipanti più maturi avevano ridotto il dispendio energetico e ridotto l’ossidazione dei grassi rispetto ai più giovani.
Significato clinico
L’assunzione di proteine contenente WPI o PPI esercita effetti comparabili sull’appetito, sul dispendio energetico e sull’assunzione di energia sia negli uomini adulti sani giovani che in quelli più anziani.
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