Infiltrazione macrofagica nel tessuto adiposo: link tra sistema immunitario, obesità e diabete
La scoperta, realizzata della divisione Autoimmunity and Transplantation del Walter and Eliza Hall Institute di Melbourne, Australia, apre la strada a nuovi trattamenti anti-infiammatori per la prevenzione e terapia della resistenza ad insulina ed altre complicazioni associate all’obesità.
Il diabete è una patologia in cui il corpo non produce o non utilizza appropriatamente l’insulina, un’ormone necessario a convertire gli zuccheri introdotto con la dieta in energia. Questa condizione è presente all’interno di quadro patologico definito sindrome metabolica, prima di tutto caratterizzato da obesità.
I macrofagi sono cellule immunitarie bianche del sangue derivanti da midollo osseo, normalmente coinvolte nella risposta alle infezioni.
La resistenza ad insulina, nell’obesità umana, sembra essere strettamente collegata alla presenza di cellule infiammatorie nel tessuto adiposo, in particolare alla popolazione di cellule macrofagiche.
Negli individui obesi, i macrofagi migrano all’interno del tessuto adiposo dove determinano infiammazione a seguito del rilascio di particolari citochine, molecole di segnalazione utilizzate nella comunicazione tra cellule del sistema immunitario. Alcune di queste citochine sono responsabili dell’insensibilità, da parte delle cellule adipose, agli effetti dell’ormone insulina.
I macrofagi infiltrati nel tessuto adiposo prelevato da pazienti sottoposti ad intervento di bypass gastrico, sono stati caratterizzati fenotipicamente mediante analisi immunoistochimiche e flow cytometry e distinti in due popolazioni: CD11c+ e CD11c− e successivamente funzionalmente.
I primi erano caratterizzati da un’elevata espressione di integrine e molecole di presentazione dell’antigene, indicative di uno stato infiammatorio attivamente in corso. Inoltre, queste cellule erano ricche di mitocondri e di trascritti RNA codificanti proteine mitocondriali, proteosomali e lisosomiali, enzimi del metabolismi degli acidi grassi e molecole chemoattrattive.
La popolazione macrofagi CD11c− era invece arricchita di trascritti coinvolti nella riparazione tessutale.
La presenza di macrofagiCD11c+ nel tessuto adiposo può dunque essere considerata un marker della resistenza ad insulina nell’obesità umana.
I meccanismi cellulari attivati in questa popolazione macrofagica suggeriscono un’attività nel metabolismo dei lipidi e quindi un ruolo iniziatore delle risposte immuni adattative.
Questi risultati forniscono la prima evidenza sperimentale della produzione di citochine infiammatorie da parte di specifici macrofagi umani nel tessuto adiposo, è quindi una possibile spiegazione per la risposta inappropriata all’insulina da parte di questo tessuto.
Lo studio ha inoltre mostrato che la scomparsa dei macrofagi presenti dal tessuto adiposo di soggetti obesi si accompagna ad una riduzione del rischio di sviluppo di resistenza ad insulina e diabete. Questi disordini potrebbero essere prevenuti sviluppando farmaci in grado di bloccare alcune citochine rilasciate dai macrofagi.
- Biochimica e fisiologia della nutrizioneLa biochimica e la fisiologia studiano le reazioni chimiche e il funzionamento degli organismi viventi.