Il respiro delle cellule
Il tessuto adiposo in caso di obesità contribuisce all’infiammazione cronica di basso grado che predispone al diabete di tipo 2 e alle malattie cardiovascolari. Recenti studi in vitro suggeriscono che sia l’ipossia a indurre l’infiammazione.
Anche se l’ipossia del tessuto adiposo è documentata in modelli murini di obesità, negli esseri umani le prove sono limitate.
Uno studio ha indagato gli effetti della perdita di peso indotta dalla dieta sulla pressione dell’ossigeno, il flusso sanguigno, la densità capillare nel tessuto adiposo addominale sottocutaneo, la morfologia del trascrittoma, i marker di infiammazione sistemica e la sensibilità all’insulina negli esseri umani.
Lo studio
Quindici individui sovrappeso e obesi hanno subito un intervento dietetico, costituito da una dieta VLCD, 500 kcal / d per 5 settimane seguita da una dieta equilibrata di 4 settimane.
Il peso corporeo, la percentuale di grasso corporeo e la dimensione degli adipociti sono diminuiti in modo significativo. La dieta ha marcatamente ridotto anche la pO2 e migliorato la sensibilità all’insulina, ma non ha alterato il flusso sanguigno. Il tutto si accompagna all’aumento dell’espressione genica di marcatori di biogenesi mitocondriale e del consumo di ossigeno non mitocondriale.
La dieta ha migliorato la sensibilità all’insulina.
- Biochimica e fisiologia della nutrizioneLa biochimica e la fisiologia studiano le reazioni chimiche e il funzionamento degli organismi viventi.