Gravidanza cheto

Le pazienti con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) che seguono una dieta ricca di carboidrati soffrono intrinsecamente di glucotossicità, insulino-resistenza (IR) e infertilità.

La riduzione del contenuto di carboidrati ha migliorato la fertilità nei pazienti con IR e PCOS; tuttavia, non sono stati riportati gli effetti di una dieta chetogenica ben controllata su IR e fertilità nelle pazienti con PCOS sottoposte a fecondazione in vitro (IVF).

Lo studio

Dodici pazienti con PCOS con un precedente ciclo di fecondazione in vitro fallito e positivi per IR (HOMA1-IR> 1,96) hanno seguito una dieta chetogenica (50 g di carboidrati totali/1800 calorie/giorno).

La chetosi è stata considerata quando le concentrazioni urinarie erano >40 mg/dL. Una volta raggiunta la chetosi e diminuito l’IR, le pazienti sono state sottoposte a un altro ciclo di fecondazione in vitro.

L’intervento nutrizionale è durato 14±11 settimane. Il consumo di carboidrati è diminuito da 208±50,5 g/giorno a 41,71±10,1 g/giorno, con una significativa perdita di peso (-7,9±1,1 kg).

I chetoni urinari sono comparsi nella maggior parte dei pazienti entro 13,4 ± 8,1 giorni. Inoltre, si è verificata una diminuzione della glicemia a digiuno (-11,4±3,5 mg/dl), dei trigliceridi (-43,8±11,6 mg/dl), dell’insulina a digiuno (-11,6±3,7 mIU/ml) e dell’HOMA-IR (-3,28 ±1,27).

Tutte le pazienti sono state sottoposte a stimolazione ovarica e, rispetto al ciclo precedente, non vi era alcuna differenza nel numero di ovociti, nel tasso di fecondazione e negli embrioni vitali prodotti. Tuttavia, c’è stato un miglioramento significativo nell’impianto (83,3 vs. 8,3%), nella gravidanza clinica (66,7 vs. 0%) e nei tassi di gravidanza in corso/nati vivi (66,7 vs. 0%).

Significato clinico

La restrizione nel consumo di carboidrati nei pazienti con PCOS ha indotto chetosi, ha migliorato i parametri metabolici chiave e ha ridotto l’IR, migliorando l’esito della fecondazione.