Dolore cronico, l’obesità tra i principali responsabili

Così riporta uno studio condotto da Arthur Stone, PhD, della Stony Brook University di New York, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Obesity.

Su oltre un milione di individui obesi intervistati, la gran parte ha affermato di soffrire dolori cronici. I ricercatori hanno osservato che il livello di dolore affrontato quotidianamente era direttamente correlato al grado di sovrappeso, sia negli uomini che nelle donne. Infine, questa associazione cresceva ancora di più con l’età. La presenza del dolore era più comune tra coloro che soffrivano di patologie disabilitanti croniche, ma anche il sovrappeso da solo ne era causa.

Diversi meccanismi possono spiegare questa associazione tra peso corporeo e dolore. Una probabile causa sarebbe da ricercare nella presenza di elevate concentrazioni di leptina e altri ormoni prodotte da un eccesso di grasso corporeo.

Proprio questi mediatori dell’infiammazione sarebbero infatti alla base dei disturbi algici. Questa condizione infiammatoria andrebbe poi a sommarsi al dolore muscoloscheletrico causato dalla pressione meccanica che l’eccesso di peso impone alle articolazioni.

Spesso si assiste ad un relazione circolare tra le condizioni patologiche associate a dolore e l’aumento di peso corporeo. Infatti, nelle persone affette da artrite il dolore può scoraggiare lo svolgimento delle attività fisiche indispensabili per il controllo del peso, e al crescere del dolore si assiste così ad un pericoloso auemento di peso.

I ricercatori hanno concluso indicando l’importanza di studi che chiariscano le cause metaboliche del dolore ed hanno sottolineato il ruolo dei medici nel continuo incoraggiamento del controllo del peso da parte dei pazienti, necessario per ridurre la pressione esercitata sulle articolazioni e il rischio del diabete ed altre patologie croniche.