Digiunare per dimagrire?

Uno studio in oltre 1400 soggetti
Alimenti e integratore

Sono pochi gli studi che documentano periodi lunghi di digiuno in grandi coorti, anche in persone non obese. Sono approcci sicuri? Come cambiano gli indicatori biochimici?

Lo studio

Uno studio osservazionale di un anno lo ha descritto in 1422 soggetti che hanno partecipato a un programma di digiuno sotto controllo medico in una clinica specializzata. Il trattamento era costituito da periodi di digiuno tra 4 e 21 giorni.

I soggetti sono stati raggruppati in periodi di digiuno di 5, 10, 15 e 20 ± 2 giorni.

I partecipanti digiunavano secondo le linee guida di Buchinger con un apporto calorico giornaliero di 200-250 kcal e un programma di attività di intensità moderata. I parametri clinici, gli effetti avversi e il benessere sono stati documentati giornalmente.

Sono state osservate riduzioni significative del peso, della circonferenza addominale e della pressione arteriosa nell’intero gruppo (ciascuna p <0,001).

È stato dimostrato un effetto modulante benefico del digiuno sui lipidi del sangue, sulla glucoregolazione e su ulteriori parametri ematici di salute generali.

In tutti i gruppi, il digiuno ha portato a una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue e ad un aumento dei livelli di corpi chetonici (ciascuno p <0,001), documentando l’attivazione metabolica.

I soggetti hanno dichiarato un aumento del benessere fisico ed emotivo (ogni p <0,001) e l’assenza di sensazione di fame nel 93,2% dei casi, sostenendo la fattibilità del digiuno prolungato.

Tra i 404 soggetti con disturbi di salute preesistenti, 341 (84,4%) hanno riportato un miglioramento. Gli effetti avversi sono stati riportati in meno dell’1% dei partecipanti.

Altro approccio

Altro approccio è quello della dieta ferrea durante i weekend o le vacanze. E’ efficace per non riprendere peso? Uno studio ha verificato il mantenimento a lungo termine della perdita di peso.

Sono stati 108 i partecipanti portoghesi che hanno indicato se avevano una dieta più o meno rigorosa durante i fine settimana rispetto ai giorni feriali e nei periodi di vacanza rispetto i non festivi.

Il peso e l’altezza sono stati misurati al basale e al 1 ° follow-up. Una variazione del peso massimo del 3% ha definito i partecipanti come “non-regainer”.

Il grado generale sulla severità della dieta nei fine settimana rispetto ai giorni feriali (r = – 0,28, p <0,01) e festività vs. non festività (r = – 0,33, p < 0,001) è stato predittivo del cambiamento di peso a 1 anno.

I partecipanti che hanno riferito di essere meno severi nei fine settimana hanno più probabilità di essere non-regainers rispetto a quelli che hanno riferito di essere più severi nei fine settimana. Risultati non significativi sono stati trovati durante le vacanze (OR = 0.47, IC 95%: 0.20-1.09).

Ne consegue che l’adozione di una dieta meno rigorosa durante i fine settimana, rispetto ai giorni feriali, è una strategia comportamentale associata alla gestione del peso a lungo termine.

Questo studio ha cercato di esaminare come la rigidità della dieta influenza il mantenimento della perdita di peso. I partecipanti che hanno riportato una dieta più rigorosa durante i fine settimana avevano una probabilità statisticamente più alta di riacquistare più del 3% del loro peso in 1 anno, rispetto a quelli che riportavano una dieta meno rigorosa durante i fine settimana.

Significato clinico

Fornire un approccio dietetico più rigoroso durante il fine settimana, rispetto ai giorni feriali, può essere controproducente e dovrebbe essere evitato in coloro che cercano di mantenere la propria perdita di peso.

La soluzione Dietosystem

Dietosystem®, divisione nutrizionale di DS Medica, La informa che è in linea il nuovo aggiornamento della piattaforma web DIETA COMBINATA® con due importanti novità:

1. Il protocollo passa da 3 a 5 fasi

Il nostro progetto di dieta chetogenica si evolve alla luce della valutazione clinica effettuata su 500 pazienti trattati con la dieta chetogenica.
Il protocollo passa da 3 a 5 fasi, aggiungendo due fasi di transizione finalizzate al progressivo consolidamento del calo ponderale e al miglior mantenimento della massa magra. Il protocollo DIETA COMBINATA®, dopo la fase d’attacco prevede una più controllata reintroduzione dei carboidrati, questo consentirà, per leggeri problemi di sovrappeso, di procedere come di consueto nel trattamento in tre fasi mentre, per sovrappeso importante e obesità, di gestire in un più ampio lasso di tempo il raggiungimento dell’obiettivo ponderale.

2. La nuova linea di alimenti PROTEOFOOD

Da oggi il sistema dietetico si arricchisce di una nuova linea di prodotti VLC (Very Low Carb), come sempre di esclusiva prescrizione del Nutrizionista. La linea di alimenti PROTEOFOOD unitamente alla linea di integratori alimentari e alla personalizzazione dietetica, garantisce, sin dalle fasi più restrittive del protocollo DIETA COMBINATA®, un riequilibrio metabolico nutrizionale con una maggiore compliance del paziente.
Grazie alla formulazione nutrizionale ad elevato contenuto proteico e bassissimo apporto glucidico, la linea PROTEOFOOD offre una gamma di alimenti dolci e salati, da integrare nel protocollo DIETA COMBINATA®, garantendo il corretto equilibrio nutrizionale nell’ambito della dieta chetogenica.
L’utilizzo degli alimenti PROTEOFOOD è discrezionale per il Nutrizionista ma soddisfa una necessità del paziente che richiede il consumo di alimenti dolci e salati ai pasti principali o nella prima colazione.Gli alimenti della linea PROTEOFOOD garantiscono nelle diverse fasi del dimagrimento una completa riabilitazione del metabolismo al corretto utilizzo dei carboidrati.
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Bibliografia :
Fonti :

lun 21 gennaio 2019
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