Dieta e IBS


Non ci sono prove convincenti che i pazienti affetti da IBS soffrano di un’allergia/intolleranza al cibo, e non ci sono prove definitive che il glutine sia la causa della sensibilità al glutine non celiaca (NCGS).
I componenti del grano che provocano i sintomi nella NCGS sembrano essere i carboidrati.
I pazienti con NCGS appaiono spesso come i pazienti con IBS che si auto-diagnosticano e si trattano arbitrariamente con una dieta priva di glutine.
I sintomi dell’IBS sono scatenati dal consumo di oligo, di-, monosaccaridi e polioli (FODMAPs) e fibre insolubili, scarsamente assorbiti.
Raggiunto l’intestino tenue e il colon distale, i FODMAPS e le fibre insolubili, aumentano la pressione osmotica nel lume intestinale e forniscono un substrato per la fermentazione batterica, con conseguente produzione di gas, distensione addominale e dolore addominale.
Di fatto una dieta povera di FODMAPS e fibre insolubili riduce i sintomi e migliorare la qualità della vita nei pazienti con IBS. Inoltre, cambia favorevolmente il microbiota intestinale e ripristina le anomalie nelle cellule endocrine gastrointestinali.
È stato dimostrato che le cellule endocrine gastrointestinali che producono ormoni che regolano l’appetito e l’assunzione di cibo sono anormali nei pazienti con IBS.
Sulla base di queste anomalie i pazienti con IBS possono essere trattati limitando l’assunzione di FODMAPs e di fibre insolubili in combinazione con probiotici e con l’esercizio fisico regolare.



- CarboidratiI carboidrati, contenuti soprattutto in cereali e derivati, sono la principale fonte di energia dell’organismo in quanto assorbiti facilmente.