Curare la disbiosi per curare l’obesità
Mirare al microbiota intestinale con i simbiotici (integratori probiotici contenenti componenti prebiotici) è un intervento promettente nell’approccio nutrizionale completo per ridurre l’obesità.
La riduzione del peso corporeo nell’obesità, derivante da diete a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto proteico, può essere significativa. Però l’uso di queste diete è stato collegato ad una aumentata fermentazione batterica delle proteine non digerite all’interno del colon e a cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale.
Pertanto, la correzione della distruzione del microbiota intestinale indotta dall’obesità con i simbiotici può essere più efficace dell’integrazione con i soli probiotici. Questo perché i componenti prebiotici dei simbiotici supportano la crescita e la sopravvivenza dei batteri positivi in essi contenuti.
Un piccolo studio clinico di intervento controllato con placebo ha valutato gli effetti di un integratore simbiotico sulla composizione, ricchezza e diversità del microbiota intestinale.
Inoltre, i ricercatori hanno analizzato le associazioni di specie microbiche con i parametri di composizione corporea e biomarcatori dell’obesità in pazienti obesi partecipanti a un programma di perdita di peso.
Lo studio
I ricercatori hanno coinvolto 20 soggetti trattati per 3 mesi con una dieta a basso contenuto di carboidrati, ad alto contenuto proteico e ridotto contenuto energetico. Hanno integrato la dieta in 10 pazienti con un integratore probiotico che conteneva Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium lactis, Bifidobacterium longum e Bifidobacterium bifidum e un prebiotico, che era una miscela di galattooligosaccaridi.
I risultati non hanno mostrato differenze statisticamente significative nella composizione corporea (massa corporea, BMI, massa grassa, percentuale di grasso corporeo, massa magra corporea e contenuto minerale osseo) tra i gruppi con integratore o senza alla fine della sperimentazione clinica.
Però, l’integrazione simbiotica ha aumentato l’abbondanza di batteri intestinali associati a effetti positivi sulla salute, in particolare Bifidobacterium e Lactobacillus. L’integrazione sembrava anche aumentare la ricchezza del microbiota intestinale.
Alla fine dello studio è stata osservata una tendenza alla diminuzione della diversità del microbiota intestinale nei 2 gruppi, probabilmente per effetto della dieta utilizzata nel programma di perdita di peso.
L’analisi di regressione ha rilevato un’associazione tra una diminuzione nel tempo della glicemia e un aumento dell’abbondanza di Lactobacillus, in particolare nel gruppo simbiotico.
La diminuzione nel tempo della massa corporea, del BMI, del girovita e della massa grassa è stata associata a una diminuzione dell’abbondanza di Bifidobacterium.
Significato clinico
I risultati ottenuti supportano la conclusione che il supplemento simbiotico utilizzato in questo studio clinico modula il microbiota intestinale umano aumentando l’abbondanza di specie microbiche potenzialmente benefiche.
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