Chetogenica contro rene policistico

Un altro punto a favore della dieta chetogenica
Reni e obesità

La malattia policistica renale autosomica dominante (ADPKD) è una malattia monogenica, causata da mutazioni di perdita di funzione nei geni PKD1 (in ∼ 85% dei casi) o PKD2 (nel restante ∼ 15%), con un’incidenza di 1/1000 persone. La perdita di Pkd1 porta a profondi cambiamenti metabolici che influenzano la glicolisi, il metabolismo mitocondriale e la sintesi di acidi grassi.
Le cisti sono sacche epiteliali di origine clonale che aumentano di numero e dimensioni durante la vita delle persone colpite e che man mano compromettono la funzionalità dei reni, fino alla necessità di dialisi.

Recentemente è stato dimostrato che una lieve riduzione dell’assunzione di cibo rallenta la progressione della malattia renale policistica nei modelli murini, ma non è chiaro se l’effetto sia dovuto esclusivamente alla riduzione delle calorie o ad altri aspetti della dieta. Un gruppo italiano aveva già osservato qualche anno fa che il metabolismo del glucosio difettoso è intimamente coinvolto nella patobiologia.
Uno studio recente dimostra che il beneficio è dovuto all’induzione della chetosi.

L’alimentazione temporizzata (digiuno intermittente), senza riduzione calorica, inibisce fortemente la segnalazione di mTOR, la proliferazione e la fibrosi nei reni policistici in un modello murino.
Una dieta chetogenica ha avuto un effetto simile e ha portato alla regressione del carico cistico renale.

Il digiuno acuto in modelli di PKD di ratto, topo e felino determina una rapida riduzione del volume della cisti, mentre la somministrazione orale del chetone β-idrossibutirrato nei ratti inibisce fortemente la progressione della PKD.

Questi risultati suggeriscono che le cellule cistiche nella PKD sono metabolicamente rigide, non si adattano ai cambiamenti e quindi interventi dietetici o supplementazione con BHB possono rappresentare una nuova via terapeutica per il trattamento della malattia renale policistica.

La terapia nutrizionale è un aspetto cruciale del trattamento del rene policistico ma ad ora viene utilizzata una dieta a basso contenuto di sodio e proteine animali e ad alto contenuto di verdure, frutta e acqua, specialmente nelle prime fasi.

Ecco che la chetogenica si candida come strategia alternativa.

Bigliografia : Torres JA, Kruger SL, Broderick C et Al.

mar 10 dicembre 2019
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