Carcinoma mammario e menopausa
Le donne anziane che perdono peso possono “abbassare” il rischio di sviluppare un carcinoma mammario invasivo rispetto a quelle che mantengono o aumentano di peso. È quanto emerge da un ampio studio statunitense pubblicato sulla rivista Cancer.
Lo studio. I ricercatori, guidati da Rowan Chlebowski del City of Hope National Medical Center di Duarte (California), hanno valutato il peso e l’altezza per calcolare l’indice di massa corporea (Bmi) di oltre 61.000 donne due volte, a tre anni di distanza. Tutte le partecipanti erano in post menopausa. 3.061 donne hanno sviluppato un carcinoma mammario invasivo.
Gli esperti hanno quindi seguito le donne per una media di 11,4 anni. Durante questo periodo, 3.061 donne hanno sviluppato un carcinoma mammario invasivo. Rispetto alle donne che avevano un peso stabile durante i primi tre anni di studio, quelle che avevano perso almeno il 5% del proprio peso corporeo durante quei primi tre anni avevano il 12% di probabilità in meno di sviluppare il cancro al seno nel decennio successivo.
Le circa 41.000 donne dello studio che hanno mantenuto un peso stabile durante i primi tre anni, le partecipanti avevano un Bmi medio di 26,7, che è considerato “sovrappeso”. Le 12.000 donne che hanno guadagnato peso durante lo studio hanno iniziato con un Bmi medio di 26.7.
Le circa 3.300 donne che hanno perso peso involontariamente, hanno iniziato con un Bmi di 27,9 e metà di esse ha perso più di 17 libbre (quasi 8 kg). Le donne che hanno perso peso intenzionalmente, invece, hanno iniziato con un indice di massa corporea medio di 29,9, poco al di sotto della soglia di 30 per essere considerate obese, e metà di loro ha perso oltre 20 libbre (più di 9 kg).
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