Nell’artrite reumatoide, una dieta ci vuole
Il digiuno è benefico in molte malattie, inclusa l’artrite reumatoide (AR), con effetti duraturi fino a 1 anno. Tuttavia, i dati esistenti risalgono a diversi decenni prima dell’introduzione delle moderne modalità terapeutiche.
Lo studio
Un gruppo di ricercatori berlinesi ha condotto uno studio randomizzato controllato che ha confrontato gli effetti di un digiuno di 7 giorni seguito da una dieta a base vegetale (PBD) con gli effetti delle raccomandazioni dietetiche della Società tedesca per la nutrizione (Deutsche Gesellschaft für Ernährung, DGE) sull’attività della AR, i fattori di rischio cardiovascolare (CV) e il benessere.
In questo RCT, 53 pazienti affetti da AR hanno seguito 7 giorni di digiuno seguito da una PBD di 11 settimane o da una dieta DGE standard di 12 settimane, in modo random. L’endpoint primario era il cambiamento di gruppo dal basale a 12 settimane nell’Health Assessment Questionnaire Disability Index (HAQ-DI).
Dei 53 pazienti AR arruolati, 50 partecipanti (25 per gruppo) hanno completato lo studio e sono stati inclusi nell’analisi.
L’endpoint primario non era statisticamente significativo. Tuttavia, HAQ-DI è migliorato rapidamente nel gruppo a digiuno entro il giorno 7 ed è rimasto stabile per 12 settimane, mentre nel gruppo DGE è migliorato successivamente, a 6 e 12 settimane.
DAS28 è migliorato in entrambi i gruppi entro la settimana 12, con 9 pazienti a digiuno ma solo 3 nel gruppo DGE che hanno raggiunto punteggi di malattia molto ridotti.
I fattori di rischio CV incluso il peso sono migliorati maggiormente nel gruppo a digiuno rispetto al gruppo DGE.
Significato clinico
Rispetto a una dieta antinfiammatoria basata sulle linee guida, il digiuno seguito da una dieta a base vegetale non ha mostrato alcun beneficio in termini di funzionalità e disabilità dopo 12 settimane. Entrambi gli approcci dietetici hanno avuto un effetto positivo sull’attività della malattia e sui fattori di rischio cardiovascolare nei pazienti con AR.
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