Alzheimer: trovata un’associazione tra glucosio nel cervello e placche amiloidi


I ricercatori hanno esaminato i campioni del tessuto cerebrale derivati dall’autopsia dei partecipanti allo studio longitudinale di Baltimora sull’invecchiamento (BLSA), uno degli studi scientifici più lunghi del mondo sull’invecchiamento umano. Il BLSA conserva i dati neurologici, fisici e psicologici dei partecipanti per diversi decenni.
Lo studio
Sono stati misurati, nello specifico, i livelli di glucosio in diverse regioni del cervello, alcune vulnerabili alla patologia del morbo di Alzheimer, come la corteccia frontale e temporale e alcune che sono resistenti, come il cervelletto. In particolare, sono stati analizzati tre gruppi di partecipanti BLSA: quelli con i sintomi di Alzheimer durante la vita e con la patologia confermata di Alzheimer (placche di proteine beta-amiloide e accumuli neurofibrillari) nel cervello post-mortem; controlli sani e individui senza sintomi durante la vita, ma con significativi livelli di patologia di Alzheimer trovati nel cervello post-mortem.
Al termine dell’analisi, gli scienziati hanno trovato distinte anomalie nella glicolisi, il processo principale attraverso il quale il cervello metabolizza il glucosio, con prove che collegano la gravità delle anomalie alla gravità della patologia di Alzheimer: minori tassi di glicolisi e livelli di glucosio nel cervello più elevati, sono correlati ad una maggiore gravità della malattia di Alzheimer. Riduzioni più severe nella glicolisi cerebrale sono state correlate anche all’espressione dei sintomi della malattia di Alzheimer durante la vita, come i problemi con la memoria.
Il team di ricerca ha monitorato l’uso del glucosio da parte del cervello misurando rapporti di aminoacidi, glicine, alanina, glucosio e valutato i tassi delle fasi chiave della glicolisi, e le attività degli enzimi che controllano questi passaggi chiave della glicolisi sono risultati inferiori nei casi di Alzheimer rispetto ai normali campioni di tessuto cerebrale. Inoltre, l’attività enzimatica inferiore è stata associata a patologia più grave dell’Alzheimer. Successivamente, i ricercatori hanno applicato la proteomica – la misura su larga scala delle proteine cellulari – ai livelli di GLLY3, una proteina trasportatore di glucosio, nei neuroni. Hanno trovato che i livelli GLUT3, proteina trasportatrice, erano più bassi nei cervelli con la patologia di Alzheimer rispetto ai cervelli normali e che questi livelli erano anche legati alla gravità delle placche. Infine, la squadra ha controllato i livelli di glucosio nel sangue dei partecipanti allo studio anni prima della loro morte, trovando che elevati livelli di glucosio nel sangue sono correlati con i livelli più elevati di glucosio nel cervello.
Significato clinico
Questi risultati indicano un nuovo meccanismo che potrebbe essere mirato per lo sviluppo di nuovi trattamenti per aiutare il cervello a superare i deficit della glicolisi nella malattia di Alzheimer, trattata anche nella metodologia Pneisystem, mediante approcci integrati e sempre più attenti agli sviluppi delle moderne ricerche.
In particolare, la metodologia Pneisystem ha come mission la gestione e l’ottimizzazione della qualità di vita quale primario intervento nel mantenimento di uno stato di salute ottimale, attraverso la divulgazione del concetto di terapia incentrata su 4 pilastri fondamentali:
– Ottimizzare le risorse psichiche attraverso l’apprendimento delle tecniche più moderne di gestione dello stress.
– Insegnare come compilare una dieta personalizzata in chiave antiossidante e antinfiammatoria
– Potenziare l’asse psico-immunologico attraverso il movimento, in particolare la danza (Pneisystem Equilibrium Dance)
– Saper selezionare i migliori integratori/ fitoterapici/nutraceutici/principi della low dose medicine e comporre un piano terapeutico centrato sulla persona.
Questi e non solo gli argomenti di partenza del prossimo Corso Base, il primo livello della formazione Pneisystem Academy, che si terrà a Milano il 26-27-28 Gennaio 2018. Per ricevere informazioni e saperne di più potrete visitare il sito www.pnei4u.com o contattare la segreteria organizzativa, Dott.ssa Linda Spezzamonte, ai seguenti recapiti: tel. 327 6626977 e/o mail linda.spezzamonte@pnei4u.com.

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