Alzheimer, allarme globale


Si stima che ogni tre secondi una persona nel mondo sviluppi una forma di demenza di cui l’Alzheimer rappresenta la forma più frequente: ne soffre il 60-70% di tutti i soggetti affetti da demenza, per un totale di 50 milioni di persone nel mondo, in prevalenza donne.
Numeri che, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono destinati a triplicare entro il 2050, trattandosi di una malattia tipicamente associata all’invecchiamento.
In Italia sono 1.241.000 gli individui affetti da demenze e, di questi, si stima che siano oltre 600.000 le persone colpite da Alzheimer. Sono invece circa 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza ai malati.
Occuparsi di un padre, una madre, un coniuge o un congiunto che improvvisamente cambiano la personalità e che progressivamente perdono il contatto con la realtà è difficile, e spesso chi assiste il malato viene abbandonato dalle istituzioni.
Vi sarebbe anche spazio per la prevenzione secondo alcune regole stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che comprendono: praticare attività fisica, smettere di fumare, seguire un’alimentazione ricca di anti-ossidanti (pesce, frutta, verdura), come si verifica nel modello mediterraneo; ai fini della salute cerebrale l’OMS sottolinea in particolar modo l’utilità di una dieta ricca di vitamine del gruppo B, E e acidi grassi polinsaturi.
In associazione ad un regime alimentare corretto, esistono alcune evidenze (in attesa di conferma) che legano la riduzione del peso in caso di obesità ad una riduzione del rischio di sviluppare demenza. Sono da evitare gli abusi di alcool; è importante controllare regolarmente i valori di pressione arteriosa e, in caso di prescrizione, assumere regolarmente e scrupolosamente i farmaci previsti. Vanno tenuti sotto controllo anche la glicemia, la colesterolemia e la trigliceridemia.
Scarse evidenze legano la prevenzione di deficit cognitivi alla pratica di hobby che tengano allenata la mente (cruciverba, rebus, giochi da tavolo, suonare uno strumento musicale, imparare una seconda lingua, danzare…). Utile infine controllare e trattare eventuali disturbi di vista o udito.


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