Alimenti e dermatite atopica


Negli ultimi decenni si è assistito a un aumento marcato dell’incidenza globale della dermatite atopica (DA), una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce sia bambini che adulti. In parallelo, i profondi cambiamenti nelle abitudini alimentari legati all’industrializzazione hanno sollevato interrogativi sul ruolo della dieta nel modulare l’infiammazione sistemica e, di conseguenza, nel contribuire allo sviluppo di patologie croniche, tra cui la DA.
Uno strumento sempre più utilizzato nella ricerca nutrizionale è il Dietary Inflammatory Index (DII), un indice che quantifica il potenziale infiammatorio di una dieta basandosi sull’effetto dei nutrienti sull’infiammazione sistemica. Tuttavia, fino a oggi, sono mancati studi su larga scala che esplorassero in modo trasversale l’associazione tra DII e dermatite atopica.
Nuove evidenze dalla popolazione coreana
Uno studio recente, basato sull’analisi dei dati del Korean National Health and Nutrition Examination Survey (KNHANES) raccolti tra il 2017 e il 2023, ha incluso un ampio campione rappresentativo della popolazione coreana e ha valutato la relazione tra DII e rischio di DA attraverso modelli statistici robusti.
L’analisi ha mostrato che un indice infiammatorio alimentare più elevato è significativamente associato a una maggiore prevalenza di dermatite atopica. In particolare, i partecipanti con il DII nel quartile più alto presentavano un rischio maggiore del 73% rispetto a quelli nel quartile più basso (ORa = 1,73; IC 95% = 1,45–2,07).
L’interazione tra i sessi è risultata significativa, con un’associazione più marcata tra DII e DA nelle donne rispetto agli uomini.
Lo studio ha anche individuato nutrienti potenzialmente protettivi: un maggiore apporto di fibre alimentari e di carotene è stato associato a una minore prevalenza di DA. Questi dati supportano l’ipotesi che una dieta ricca di alimenti vegetali, con un basso potenziale infiammatorio, possa contribuire alla prevenzione delle malattie infiammatorie cutanee.
Significato clinico
I risultati di questo studio offrono nuove evidenze sul legame tra infiammazione alimentare e dermatite atopica, sottolineando l’importanza della qualità della dieta non solo nella salute metabolica, ma anche nel mantenimento della salute cutanea. In particolare, il DII si conferma uno strumento utile nella valutazione nutrizionale dei pazienti con DA o a rischio di svilupparla.
Per i professionisti della nutrizione, questi dati rafforzano l’importanza di interventi dietetici mirati a ridurre il carico infiammatorio della dieta, promuovendo un’alimentazione ricca di fibre, fitonutrienti e composti antinfiammatori. Una strategia preventiva che può affiancarsi alle terapie dermatologiche tradizionali, contribuendo a un approccio integrato alla gestione della dermatite atopica.



- Patologie della cuteLe patologie della cute comprendono una serie di alterazioni della normale fisiologia e funzioni della pelle.Il Food IntakeIl food intake è l’analisi dei consumi alimentari in termini di calorie e nutrienti, così da impostare un piano dietetico personalizzato.