Acqua, amica delle funzioni cognitive
Il 22 marzo ricorre la giornata mondiale dell’acqua.
La maggior parte delle acque dolci del pianeta sono sotterranee, non si vedono, e costituiscono un patrimonio prezioso da difendere dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento.
L’acqua è vita, è l’elemento più presente nel corpo umano.
La distribuzione dell’acqua (intra ed extracellulare) nel nostro organismo è indicativa dello stato di salute generale, ma anche di quello cognitivo. Così ha dimostrato uno studio recente.
Lo studio
Il rapporto tra acqua corporea extracellulare e intracellulare offre una misurazione antropometrica associata con l’infiammazione sistemica, l’ipertensione e la permeabilità della barriera ematoencefalica.
Uno studio recente ha utilizzato l’impedenza bioelettrica multifrequenza per determinare se i rapporti tra acqua corporea extracellulare e intracellulare sono diversi tra i giovani e gli anziani e se sono associati alla funzione cognitiva, inclusa la funzione esecutiva e l’attenzione, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione delle informazioni.
I ricercatori hanno coinvolto 118 persone sane (39 anziani; 79 giovani).
Hanno così rilevato che il rapporto tra acqua corporea extracellulare e intracellulare aumentava con l’età, era predittivo della capacità di una persona anziana di cogliere le informazioni e di rimanere attenta a un compito desiderato.
Inoltre, il rapporto della distribuzione dell’acqua corporea aveva una forte sensibilità (83%) e specificità (91%) di rilevare un punteggio di funzione esecutiva più basso.
Significato clinico
I rapporti acqua corporea extracellulare/intracellulare spiegano una varianza significativa nell’attenzione e nelle prestazioni delle funzioni esecutive nei partecipanti anziani sani.
Il rapporto acqua corporea extracellulare/intracellulare offre capacità predittive aggiuntive della funzione esecutiva oltre a quella delle caratteristiche fisiche standard.
Un programma di diagnosi precoce che coinvolga caratteristiche fisiche misurabili, come l’acqua extracellulare, offre l’opportunità di valutare la misura in cui lo stato cognitivo cambia con interventi sullo stile di vita che abbassano il rapporto del bilancio idrico extracellulare rispetto a quello intracellulare.
Capire se la dieta, il sonno, l’esercizio fisico, lo stress socioeconomico e il controllo metabolico circadiano possano influenzare la regolazione dell’acqua corporea giustifica indagini future.
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