Classificazione dei Disturbi Alimentari e della Nutrizione

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Definizione dei Disturbi Alimentari e della Nutrizione (DAN)
I Disturbi del Comportamento Alimentare o DCA sono ora chiamati anche Disturbi Alimentari e della Nutrizione o DAN, definizione derivante dalla versione americana “Food and Eating Disorders” (FED). Di fatti, le più recenti linee guida in merito ai DAN sono presenti all’interno dell’ultima revisione del 2013 del Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), redatto dall’American Psychiatric Association (APA).
Il DSM-5 rappresenta un sistema di classificazione dei disturbi mentali basato sulla sintomatologia. Per ciascun disturbo, vengono forniti criteri diagnostici, descrizioni dettagliate ed altre informazioni utili per l’inquadramento clinico. Per questo motivo, il DSM è strumento standardizzato e condiviso dalla comunità scientifica che viene ampiamente utilizzato per scopi clinici, di ricerca e statistici.
I DAN sono descritti come “sindromi psichiatriche caratterizzate da un persistente disturbo dell’alimentazione o da comportamenti connessi all’alimentazione che determinano un alterato consumo di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica e/o il funzionamento psicosociale” (Ministero della Salute, 2020).
L’esordio di queste sindromi è per lo più in età evolutiva, prevalentemente nella popolazione femminile con un rapporto F:M di 9:1 nella fascia di età compresa tra i 12 e i 25 anni, ma possono presentarsi in tutte le fasi della vita e con una tendenza alla cronicizzazione.
Classificazione dei DAN
Nell’ultimo decennio la definizione dei disturbi alimentari è cambiata e, con il DSM-5, sono stati riclassificati in otto categorie:
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- Anoressia nervosa (AN);
- Bulimia nervosa (BN);
- Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder, BED);
- Disturbo evitante restrittivo dell’assunzione di cibo (Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder, ARFID);
- Pica;
- Disturbo da ruminazione (Rumination Disorder, RD);
- Disturbi della nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione (Other Specified Feeding or Eating Disorder, OSFED);
- Disturbi della nutrizione o dell’alimentazione senza altra specificazione (Unspecified Feeding or Eating Disorder, USFED).
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L’Anoressia Nervosa si caratterizza per un’intensa paura di aumentare di peso o un comportamento che interferisce con l’aumento del peso e per un’alterata percezione della propria forma corporea che conducono ad un’importante restrizione calorica. L’AN è il disturbo psichiatrico che presenta il tasso di mortalità più alto a causa di complicanze sia mediche, dovute alla malnutrizione, sia psichiatriche. In merito ai criteri diagnostici, attualmente, è sufficiente una significativa riduzione (75-85%) del peso corporeo. Inoltre, l’amenorrea non rappresenta più un criterio diagnostico, non solo a causa dell’utilizzo più frequente di metodi contraccettivi, ma anche per l’anticipazione dell’età di esordio a prima del menarca.
La Bulimia Nervosa è contraddistinta da ricorrenti episodi di abbuffata, ai quali seguono condotte compensatorie (come vomito autoindotto, uso di lassativi o diuretici ed eccessivo esercizio fisico) atte a prevenire l’aumento del peso, e da uno scarso livello di autostima influenzato dalla forma fisica. Secondo l’ultimo aggiornamento del Manuale, gli episodi di alimentazione incontrollata possono verificarsi anche solo una volta alla settimana, per almeno tre mesi.
Il Disturbo da alimentazione incontrollata ha assunto una sua specifica classificazione con il DSM-5. Si distingue per i ricorrenti episodi di abbuffata, almeno uno alla settimana per almeno tre mesi, accompagnati dalla sensazione di perdere il controllo. A differenza della BN, tali episodi non sono seguiti da comportamenti compensatori. Nonostante ciò, dopo le abbuffate, le persone che soffrono di BED si sentono colpevoli, disgustate di sé stesse e depresse.
L’AN, la BN e il BED sono accomunati, con diverso pattern psicologico, dalla preoccupazione per l’immagine corporea, che può manifestarsi diversamente tra uomini e donne. In generale, per i primi può interessare maggiormente la muscolosità, mentre nelle seconde la perdita di peso.
Del resto, nelle edizioni precedenti del Manuale, i DAN – in particolare l’AN e la BN – erano strettamente relazionati all’ossessione verso il proprio corpo. Invece, tale aspetto non è presente nei Disturbi, come l’ARFID, la Pica e il RD, che sono stati categorizzati nell’ultima revisione.
Come il BED, anche l’ARFID è stato riconosciuto come un disordine ben definito, non correlato esclusivamente all’età pediatrica, come avveniva in precedenza. Le caratteristiche principali sono l’evitamento o la restrizione nell’assunzione di cibo e la contemporanea incapacità di soddisfare le necessità nutrizionali e caloriche. Questo comportamento può dipendere dall’assenza di interesse per il cibo, da determinate caratteristiche sensoriali dell’alimento o dalla preoccupazione relativa alle conseguenze negative del mangiare.
La Pica consiste nella persistente ingestione di una o più sostanze non commestibili per almeno un mese.
Il Disturbo da Ruminazione si riconosce per il ripetuto rigurgito del cibo dopo il consumo. Successivamente, lo stesso cibo può talvolta essere rimasticato e poi nuovamente sputato o ingerito.
La categoria OSFED è stata introdotta proprio con il DSM-5 con l’intento di racchiudere i DAN che non raggiungono i criteri per le principali diagnosi ma che rappresentano delle sottocategorie di AN, BN e BED, alle quali si aggiungono la sindrome da alimentazione notturna (Night Eating Syndrome, NES) e il disturbo da condotta di eliminazione (Purging Disorder, PD).
Infine, la categoria USFED è usata in situazioni in cui il clinico sceglie di non specificare il motivo per cui i criteri non sono soddisfatti per uno specifico disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, come in caso di insufficienti informazioni.
Trattamento e dietoterapia per i DAN
A conclusione, ciascun Disturbo Alimentare e della Nutrizione necessita di un trattamento specifico e personalizzato sulla persona che ne soffre. È importante il coinvolgimento di più figure di esperti, in particolare il medico, lo psicoterapeuta e il professionista della nutrizione, per un approccio multidisciplinare che comprenda tutti gli aspetti implicati nel DAN.
Dal punto di vista nutrizionale, il software di Terapia Alimentare supporta il professionista per l’elaborazione di piani dietetici personalizzati per i Disturbi Alimentari e della Nutrizione, come in caso di Anoressia e Bulimia.
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https://www.dsmedica.info/html/prodotti/impedenziometria.asp
Bibliografia:
American Psychiatric Association, DSM-5 Table of Contents (2013).