Traiettorie di crescita infantili predicono stato corporeo nell’adulto

Un nuovo studio fornisce evidenza.
Lattanti, microbiota e diete

Le dinamiche di crescita del bambino rappresentano un indicatore della suscettibilità allo sviluppo di disordini corporei nell’età adulta. Questa la conclusione di un recente studio condotto dai ricercatori del dipartimento di nutrizione della University of North Carolina di Chapel Hill.

Lo studio

Lo studio è particolarmente significativo in quanto è il primo ad aver catturato l’aspetto dinamico della crescita durante l’intera fase dell’infanzia. Gli autori, infatti hanno potuto caratterizzare le cosiddette “traiettorie di crescita” della primissime fasi di vita e della prima infanzia misurando le variazioni dell’indice di massa corporea (body mass index – BMI), analizzandone in seguito la relazione con lo sviluppo della composizione corporea nell’età adulta.

I dati raccolti provenivano dallo studio Cebu Longitudinal Health and Nutrition Survey, nel quale un campione di 1750 individui venivano seguiti dalla nascita fino al compimento dei 22 anni di età. In entrambi i sessi, i ricercatori hanno identificato distinti sottogruppi di partecipanti caratterizzati da specifiche traiettorie di crescita tra la nascita e i 2 anni di età rivelate dallo studio antropometrico bimestrale.

Le sette traiettorie descritte si manifestavano evidenti differenze nella rapidità e momento nel raggiungimento di specifiche tappe di valori di BMI età-specifici. L’impiego di queste traiettorie di crescita infantili risultava più efficace nel predire lo stato corporeo in età adulta rispetto al metodo normalmente impiegato basato sull’analisi della variazione del BMI durante i primi 4 mesi di vita.

La validità prognostica di queste traiettorie infantili si manteneva inalterata in seguito a correzione statistica per il valore di BMI raggiunto all’età di 2 anni, confermando così l’efficacia del metodo nel spiegare le variazioni della composizione corporea in età adulta.

Significato clinico

In conclusione, l’utilizzo di questo metodo e di questi dati longitudinali ha permesso di riconoscere l’esistenza di differenti traiettorie di crescita infantili spiegarne l’implicazione a lungo termine sull’evoluzione dello stato corporeo.

Bigliografia :

Fonti :

mer 25 settembre 2013
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