Siamo un equilibrio dinamico
Uno studio su 147 pazienti ha dimostrato che i pazienti disidratati hanno ipertono muscolare con ridotta superficie della struttura del centro di pressione al suolo.
Cosa significa?
Significa che la carenza di acqua (in particolare quella intracellulare, valutabile tramite bioimpedenza in multifrequenza) si accompagna a rigidità muscolare. La variazione del tono muscolare ha una componente antalgica, biochimica ed emotiva. Una scorretta distribuzione del carico provoca un’alterazione dell’aspetto, con una diversa distribuzione fisica, con incremento di massa sul lato sovraccaricato (come rilevato dalla plicometria).
Se un’eccessiva quantità di oscillazioni può portare a problemi di equilibrio con aumento del rischio di caduta, una oscillazione fisica ridotta significa continua contrazione muscolare (ipertono) con aumento di scorie metaboliche, alterazioni funzionali e cambiamenti somatici.
Perché si manifesta l’ipertono muscolare?
Ci sono diverse supposizioni:
1- in soggetti sovrappeso si nota con l’impedenza una riduzione nella massa magra e un aumento di quella grassa . E’ possibile che le fibre muscolari residue aumentino la loro attività fusale come fenomeno di compensazione.
2- La disidratazione intracellulare può portare all’attivazione di un debole flusso K+, che esce dalle cellule muscolari depolarizzando la fibra. Questo processo porta ad una maggiore eccitabilità e a una risposta muscolare più veloce.
3- Le alterazioni ioniche possono modificare la concentrazione esterna di Ca2+. La sua riduzione si accompagna ad aumento di eccitabilità dei tessuti nervosi.
Spostarsi dall’equilibrio causa una sorta di allontanamento dal benessere e nel lungo termine può favorire disfunzioni o accelerare processi di invecchiamento.
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