Risposte postprandiali al cibo e nutrizione di precisione


Le risposte metaboliche al cibo influenzano il rischio di malattia cardiometabolica, ma mancano studi su larga scala.
Un folto gruppo di ricercatori ha reclutato n = 1.002 gemelli e adulti sani non correlati nel Regno Unito nell’ambito dello studio PREDICT 1 valutandone le risposte metaboliche postprandiali in ambito clinico e a casa.
E’ stata osservato una grande variabilità inter-individuale (misurata dal coefficiente di variazione della popolazione (sd / media,%) nelle risposte postprandiali dei trigliceridi nel sangue (103%), glucosio (68%) e insulina (59%) dopo pasti identici.
Sono stati fattori specifici della persona, come il microbioma intestinale, ad avere avuto un’influenza maggiore (7,1% di varianza) rispetto ai macronutrienti dei pasti (3,6%) per la lipemia postprandiale, ma non per la glicemia postprandiale (6,0% e 15,4%, rispettivamente); le varianti genetiche hanno avuto un modesto impatto sulle previsioni (9,5% per glucosio, 0,8% per trigliceridi, 0,2% per C-peptide). I risultati sono stati validati in modo indipendente in una coorte statunitense ( n = 100 persone).
A seguito di queste osservazioni, i ricercatori hanno sviluppato un modello di machine learning che prevede sia le risposte postprandiali in trigliceridi ( r = 0,47) che glicemiche ( r = 0,77) all’assunzione di cibo.
Questi risultati possono essere informazioni preziose per lo sviluppo di strategie dietetiche personalizzate.

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