Rischio ictus: una questione di stile
Uno studio di coorte, condotto in Svezia, ha coinvolto 31.696 donne, tutte sottoposte a mammografia, che al basale avevano completato un questionario sulla dieta e lo stile di vita ed erano libere da malattie cardiovascolari e cancro. È stato dapprima definito come stile di vita a basso rischio: una dieta sana (top 50% di un punteggio di cibo consigliato), un consumo moderato di alcol (5-15 g/d), niente fumo, e una regolare attività fisica (camminare/andare in bicicletta ≥40 min./d ed esercizio fisico ≥1 h/settimana), BMI inferiore a 25 kg/m2. I casi di ictus e le cause di morte sono stati identificati dal Registro Nazionale Svedese. Sono stati così accertati 1.554 casi incidenti di ictus, tra cui 1.155 infarti cerebrali, 246 ictus emorragici, e 153 ictus non specificati, in 10,4 anni di follow-up. E si sostanzialmente evidenziato che il rischio di ictus, in particolare di infarto cerebrale, è diminuito costantemente al crescere del numero dei fattori dello stile di vita predefinito come a basso rischio.
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25298305
Neurology. 2014 Oct 8. pii: 10.1212/WNL.0000000000000954. [Epub ahead of print]
Healthy diet and lifestyle and risk of stroke in a prospective cohort of women.
- Patologie neurologicheLe malattie neurodegenerative rappresentano quell’insieme di malattie che portano a una progressiva perdita di capacità cerebrali.