Probiotici miracolosi
Nell’analisi sono stati inclusi gli studi sugli esseri umani randomizzati e controllati che hanno usato un probiotico specificato nel trattamento o nella prevenzione di pauciti, diarrea infettiva, sindrome dell’intestino irritabile, gastrite da Helicobacter pylori, malattia da Clostridium difficile, diarrea associata agli antibiotici, diarrea del viaggiatore, e di enterocolite necrotizzante.
Sono stati utilizzati modelli casuali per valutare l’efficacia dei probiotici, compresi i rischi delle otto patologie e dei modelli analitici che consideravano le specie dei probiotici, le specie singole contro le multiple, l’età del paziente, i dosaggi, e la durata del trattamento.
Si è così evidenziato che i probiotici avevano un effetto positivo significativo in tutti le 8 patologie gastrointestinali considerate, con un rischio relativo di 0,58 (95% (CI) 0,51-,65). Per 6 delle otto patologie in particolare: pauciti, diarrea infettiva, sindrome dell’intestino irritabile, infezione da Helicobacter pylori e da Clostridium difficile, e la diarrea associata agli antibiotici, il trattamento con probiotici ha mostrato effetti positivi statisticamente significativi.
Invece, per la diarrea del viaggiatore e l’enterocolite necrotizzante, i trattamenti con probiotici non mostravano un’efficacia statisticamente significativa. Tutte le 11 specie studiate e le miscele di diverse specie erano ugualmente efficaci ad eccezione di Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus plantarum, e Bifidobacterium infantis.
Fermi restando in generale gli effetti benefici, quindi, secondo gli autori, quando s’intende utilizzare i probiotici nel trattamento o nella prevenzione delle malattie gastrointestinali, è indispensabile considerare sia la specie, sia la patologia.
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