Performance cognitiva migliora con le proteine

Nutrire la memoria
massa magra ben nutrita

Con il rapido aumento della popolazione che invecchia nel mondo, il numero di persone che soffrono di demenza e declino cognitivo sta rapidamente aumentando.

Le Nazioni Unite stimano che il numero di persone di età superiore ai 60 anni raggiungerà 1,4 miliardi entro il 2030 e 2,1 miliardi entro il 2050. Si stima che il numero di pazienti con demenza raggiunga 130 milioni entro il 2050. Al momento non esiste una terapia efficace per la demenza e pertanto gli approcci preventivi stanno ricevendo crescente attenzione.

Numerosi studi epidemiologici e clinici hanno dimostrato che i prodotti lattiero-caseari hanno effetti benefici sul declino cognitivo e la demenza.

La digestione enzimatica delle proteine del siero del latte produce peptidi ricchi di aminoacidi correlati a triptofano-tirosina che migliorano le prestazioni cognitive nei topi.

Uno studio sull’uomo ne ha valutato gli effetti sulle funzioni cognitive in adulti sani in un disegno randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.

In pratica i ricercatori hanno arruolato 101 adulti sani (da 45 a 64 anni), con auto-consapevolezza del declino cognitivo, e gli hanno prescritto integratori di siero di latte o placebo per 12 settimane.

I cambiamenti nella funzione cognitiva sono stati valutati utilizzando test neuropsicologici a 6 e 12 settimane dopo l’inizio della supplementazione.

Risultati molto interessanti: le variazioni del punteggio del test di fluenza verbale (VFT) tendono ad essere più elevate nel gruppo con integratore rispetto al placebo a 12 settimane. L’analisi per sottogruppi classificati in base al grado di affaticamento soggettivo così come l’attenzione e il test di funzionalità della memoria soggettiva tra il basale e sei settimane di intervento sono stati significativamente migliori nei soggetti con alto livello di affaticamento cognitivo del gruppo con integratore rispetto al gruppo placebo.

Le conclusioni dei ricercatori sono caute ma chiare: l’assunzione di peptidi di siero di latte potrebbe migliorare la funzione cognitiva in adulti sani di mezza età e anziani con elevati livelli di affaticamento soggettivo.

Oltre all’attivazione dopaminergica, alcuni peptidi del siero del latte hanno attività antiossidante e antinfiammatoria. Pertanto, la riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione potrebbe contribuire agli effetti benefici del siero di latte in questo studio. Saranno condotti ulteriori studi clinici per valutare gli effetti dei peptidi del siero sull’attività cerebrale, sullo stress ossidativo o sui marcatori infiammatori per chiarire i meccanismi sottostanti.

 

Bigliografia : Kita M, Obara K, Kondo S, Umeda S, Ano Y

mar 24 luglio 2018
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