Meglio un uovo oggi?
Le attuali linee guida dietetiche raccomandano le uova come parte di una dieta sana. Ma il consumo di uova è o non è associato al rischio di mortalità? Inoltre, non è stata determinata l’associazione dose-risposta del consumo di uova con il rischio di mortalità.
Uova no
Una meta-analisi recente ha analizzato i dati di 19 studi di coorte prospettici, che hanno coinvolto 1 737 893 partecipanti.
I rapporti di rischio aggregati per l’assunzione di 1 uovo/giorno erano 1,08 per la mortalità per tutte le cause, 1,07 per la mortalità causata da malattie cardiovascolari e 1,16 per la mortalità per cancro.
Ma la certezza dell’evidenza per queste osservazioni è stata valutata come molto bassa.
Sono state trovate associazioni dose-risposta non lineari per il consumo di uova e la mortalità per tutte le cause, per malattie cardiovascolari e per cancro. Inoltre, l’associazione positiva tra consumo di uova e mortalità per tutte le cause era più pronunciata negli studi con aggiustamento per le covariate correlate al colesterolo nel sangue.
Pertanto, una maggiore quantità di consumo di uova conferisce maggiori rischi di morte per tutte le cause, malattie cardiovascolari e cancro in un modello dose-risposta non lineare, soprattutto nei soggetti con dislipidemie. In effetti, le uova sono alimenti densi di nutrienti e comuni in tutto il mondo, ma sono ricche di colesterolo.
Uova si
Un altro studio ha valutato il consumo di uova in una coorte cinese di 20.688 partecipanti di età compresa tra 16 e 110 anni senza CVD al basale.
Il consumo di uova è stato valutato mediante un questionario semiquantitativo sulla frequenza degli alimenti.
Durante un follow-up mediano di 6,0 anni, i ricercatori hanno identificato 2395 CVD e il consumo medio di uova era 3 volte/settimana.
L’assunzione di uova era associata a minori rischi di incidenza di CVD nel modello aggiustato per multivariato.
Rispetto ai non consumatori, il rapporto di rischio era 0,84 per un consumo di uova 1-2 volte a settimana, 0,78 per 3-6/settimana e 0,83 per ≥7/settimana.
Sono state osservate relazioni approssimativamente non lineari tra consumo di uova con CVD totale e incidenza di ipertensione, identificando il rischio più basso in 3-6 volte/settimana. L’analisi dei sottogruppi ha stimato minori rischi di CVD totale e ipertensione solo nelle donne.
Secondo questa analisi, il consumo di uova può essere associato a minori rischi di incidenza di CVD tra gli adulti cinesi.
Uova si, ma…
Le uova potrebbero aiutare a prevenire l’osteoporosi negli anziani sani.
Pochi studi hanno esaminato l’associazione tra il consumo di alimenti specifici e la salute delle ossa.
Prove recenti suggeriscono che le uova intere contengono composti bioattivi che potrebbero avere effetti benefici sulle ossa.
Un gruppo di ricercatori italiani lo ha verificato in 176 individui di entrambi i sessi e di età ≥65 anni.
Tra tutti i gruppi alimentari e i fattori non alimentari valutati (tramite somministrazione di questionari), i ricercatori hanno rilevato un’associazione positiva tra la densità ossea e il consumo di uova, il sesso e l’indice di massa corporea. Il rischio di fratture multiple risultava associato inversamente all’assunzione giornaliera di uova e direttamente alle HDL.
Se i risultati osservati in questo studio saranno confermati attraverso futuri studi randomizzati controllati, le uova intere potranno rappresentare una strategia praticabile per prevenire l’osteoporosi e ridurre il rischio di fratture negli anziani.
Le uova del futuro
Le uova vegane potrebbero fornire un’alternativa più sana e sostenibile alle uova normali.
I principali fattori trainanti di questo settore sono la crescente prevalenza di allergie alle uova, la consapevolezza verso la sostenibilità ambientale e il passaggio alle diete vegane. Sono inoltre prove di glutine e colesterolo.
Ricreare la funzionalità completa delle uova utilizzando ingredienti a base vegetale è molto impegnativo a causa della complessità delle uova. La ricerca attuale, ma scarsa, in questo campo si concentra sulla creazione di miscele di ingredienti a base vegetale per adattarsi a specifiche formulazioni alimentari.
Ad esempio, le proteine derivanti da piselli, lenticchie, lupini e ceci possono conferire nelle loro forme native e modificate interessanti funzionalità, come gelificazione, emulsionamento e schiumatura per la formulazione di uova vegane. Le proteine possono essere utilizzate in diverse forme, ovvero farine, concentrati proteici o isolati. Oltre al loro alto valore nutritivo, i legumi sono noti per la loro convenienza e sostenibilità.
In alternativa, i semi oleosi (principalmente semi di soia) sono utilizzati in diverse forme, come proteine, farina o latte, grazie al loro alto contenuto proteico, agli aminoacidi essenziali completi e alla digeribilità proteica che può essere paragonabile a quella delle proteine animali. Negli ultimi anni, i consumatori si sono preoccupati degli ingredienti della soia per la loro reputazione e allergenicità geneticamente modificati. Ciò ha dato spazio ad altre fonti, come avena, fagioli, lenticchie e fave.
Altri ingredienti sono a base di farine di alghe, interessanti come ingredienti alimentari per la loro elevata qualità nutrizionale e sostenibilità. Sono una ricca fonte di proteine, lipidi, fibre e vitamine. Rispetto agli ingredienti vegetali, le alghe sono anche una buona fonte di vitamina B12 per vegetariani e vegani. Contengono anche ingredienti funzionali, come monogliceridi, digliceridi e fosfolipidi, che agiscono principalmente come emulsionanti. Nel 2017, infatti, è stato lanciato il primo uovo vegano che utilizza farine di alghe.
Gli oli vegetali, come gli oli di canola e girasole, sono importanti come agenti strutturanti nelle formulazioni di uova vegane, contribuendo così alla creazione degli attributi materici, del profilo aromatico e della sensazione in bocca dei prodotti finali.
Allo stato attuale, questo mercato è ancora nella sua fase iniziale e regole chiare di etichettatura, sicurezza e valutazione dei rischi sono ritenute obbligatorie per organizzare il settore e proteggere i consumatori.
- GrassiI grassi sono presenti soprattutto nei condimenti e rappresentano la principale riserva energetica dell’organismo.Disordini cardiovascolariI disordini cardiovascolari interessano cuore e vasi sanguigni; sono la principale causa di morte ma alcuni fattori di rischio sono prevenibili.Gli alimenti e la loro classificazioneGli alimenti rappresentano prodotti edibili, con origine e composizione differente da cui dipendono le loro funzioni e classificazioni.