Le evidenze sulla salute dell’osso

Fortificare l’apparato scheletrico
Malattie reumatiche a dieta

Durante la crescita e lo sviluppo, la crescita scheletrica avviene attraverso l’azione coordinata di deposizione ossea e riassorbimento per consentire alle ossa di espandersi (apposizione periostale di osso corticale) e allungarsi (encondrale) nella loro forma adulta. Questo processo di rimodellamento osseo comincia durante la crescita fetale e continua fino alla fusione epifisaria, solitamente alla fine della seconda decade di vita. E’ sensibile al carico meccanico, a sottolineare l’importanza dell’attività fisica durante la crescita.

Alcune caratteristiche scheletriche, come la densità corticale e la resistenza strutturale, determinate dalle dimensioni delle ossa e dal loro spessore, continuano ad aumentare dopo la fusione dell’epifisi e nella terza decade di vita. Quantitativamente, la quantità di minerale osseo acquisito dalla nascita all’età adulta segue modelli sesso-specifici e dipendenti dall’età: la massa ossea è acquisita in modo relativamente lento per tutta l’infanzia;  con l’inizio della pubertà si raggiunge il picco di crescita dell’adolescente in altezza e l’accrescimento minerale osseo è rapido, fino al suo picco.
L’ accrescimento minerale osseo di picco si verifica a 12,5 ± 0,90 anni nelle femmine e a 14,1 ± 0,95 anni nei ragazzi di origine europea.

Lo stile di vita conta

Lo stile di vita influenza il 20-40% del picco di massa ossea adulta. Pertanto, l’ottimizzazione dello stile di vita che influenza il picco di massa ossea e la forza dell’apparato scheletrico è una strategia importante volta a ridurre il rischio di osteoporosi o osteopenia più tardi nella vita.

La National Osteoporosis Foundation in questa revisione:
– riferisce i risultati di una revisione basata sulle evidenze della letteratura a partire dal 2000 sui fattori che influenzano il raggiungimento del pieno potenziale genetico per la massa scheletrica;
– raccomanda scelte di vita che promuovono la salute delle ossa per tutta la durata della vita;
– delinea un programma di ricerca per colmare le lacune attuali;
– individua le strategie di attuazione.

Nella revisione sistematica è ben approfondito il ruolo dei singoli nutrienti, i modelli alimentari, l’influenza dei contraccettivi e dell’attività fisica sulla salute delle ossa e il suo sviluppo nei giovani.

La prova di efficacia migliore (grado A) riguarda gli effetti positivi dell’assunzione di calcio e l’attività fisica, in particolare durante la tarda infanzia e nella adolescenza.

Anche il ruolo positivo della vitamina D e del consumo di prodotti lattiero-caseari è ben dimostrato, così come il danno di iniezioni di Medrossiprogesterone acetato (DMPA).

Il ruolo dell’alimentazione

Focalizzando il discorso sulla alimentazione, i gruppi di alimenti che aiutano l’osso a mantenersi forte includono latticini, frutta e verdura.

Peccato che l’apporto di nutrienti forniti da questi gruppi di alimenti spesso non soddisfa le raccomandazioni nazionali (LARN). I prodotti caseari forniscono la maggior parte del calcio e vitamina D nella dieta insieme a proteine ​​di alta qualità e notevoli quantità di magnesio, potassio e altri nutrienti essenziali. Tuttavia, circa il 66% dei ragazzi e l’83% delle ragazze non soddisfano le assunzioni raccomandate di latte, a cui si aggiunge un basso intake di frutta e verdura che può portare ad assunzioni insufficienti di vitamine A, C, E e K e potassio. Il potassio è solo recentemente stato associato con la salute delle ossa.

L’assunzione raccomandata di vitamina D è particolarmente difficile da raggiungere senza alimenti fortificati o integratori. Gli alimenti arricchiti e fortificati forniscono quasi il 60% della vitamina D della dieta e il 30% di vitamina A, nonché notevoli quantità di vitamine del gruppo B e ferro. La maggior parte del latte degli Stati Uniti è fortificato con 100 UI di vitamina D per porzione, i cereali per la colazione contengono spesso vitamina D, così come alcune marche di succo d’arancia, yogurt, margarina, e bevande a base di soia.

Sono pochi gli alimenti che hanno naturalmente vitamina D: il pesce grasso (ad esempio, il salmone, il tonno e lo sgombro) e l’olio di fegato di pesce sono le migliori fonti, mentre il fegato di manzo, il formaggio e il tuorlo d’uovo ne forniscono meno. Alcuni funghi forniscono naturalmente la vitamina D.

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Bigliografia :
Fonti :

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